Haaland, rigore sbagliato e gol: il City elimina il Bayern e trova il Real in semifinale

L’attaccante norvegese si fa perdonare con un contropiede letale. I bavaresi reagiscono nel finale e pareggiano su rigore con Kimmich. Tuchel espulso, per Guardiola decima semifinale di Champions

dal nostro corrispondente Davide Chinellato @dchinellato

19 aprile – LONDRA

Missione compiuta. Il City si guadagna il rendez-vous col Real Madrid in semifinale di Champions, uscendo con un 1-1 da casa del Bayern che basta per passare il turno sommandosi al 3-0 dell’andata. I tedeschi ci hanno messo l’orgoglio, i campioni d’Inghilterra il cinismo che serve per non ballare troppo, fare gol col solito Haaland a inizio ripresa (nel primo tempo aveva sbagliato un rigore) e poi subire nel finale il pari da Kimmich, quel gol che il Bayern si era meritato. Passa il turno la squadra migliore nel doppio confronto, quella che ha dato una sensazione complessiva di superiorità, quella che vale al City la terza semifinale consecutiva dove come lo scorso anno c’è la squadra di Ancelotti. Il Bayern invece esce ai quarti per la terza stagione di fila.

LE CHIAVI

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Il Bayern ha fatto quello che doveva, provarci, ma non è riuscito a fare quello che più serviva: segnare. I tedeschi hanno messo sotto il City, per una volta anche in termini di possesso palla, ma nel primo tempo hanno trovato Ederson sulla loro strada e nella ripresa hanno accusato il colpo psicologico del gol di Haaland prima di riuscire a reagire e trovare il col su rigore con Kimmich quando ormai la qualificazione era andata. Coman, scatenato sulle fasce, è stato il migliore. Cancelo, a cui Tuchel (espulso per un doppio giallo per proteste al’86’) ha dato una chance da titolare contro la sua ex squadra, decisamente il peggiore. Il City ha ballato, ballato parecchio, incapace per una volta di far avanzare Stones a centrocampo accanto a Rodri nel suo modulo ibrido che aveva fruttato 10 vittorie nelle precedenti 10 partite. La squadra di Guardiola poteva chiudere definitivamente i conti col rigore che Haaland ha mandato sopra la traversa al 37’ (primo errore dal dischetto per il norvegese col City dopo 7 centri consecutivi) ma ha trovato ad inizio ripresa in contropiede col suo norvegese il gol che ha chiuso i conti. L’eroe di Monaco è Ederson, fondamentale con le sue parate, l’uomo in meno Grealish, nullo a sinistra. Guardiola sapeva che non sarebbe stata facile in casa del Bayern ferito, ma è riuscito ad uscirne indenne (tolto l’infortunio di Aké, che non promette bene) e ora punta il Real nella sfida tra le due grandi favorite.

LA PARTITA

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Primi 20’ pieni di emozioni, con due occasioni per Sané (nella prima grazia la sua ex squadra, nella seconda Ederson fa un gran volo) e l’espulsione di Upamecano cancellata dalla Var, poi la grande occasione per il City: al 35’ l’arbitro concede un rigore per un mani di Upamecano che Haaland dopo due minuti di attesa calcia però sopra la traversa. Si va al riposo senza gol, col Bayern che ha fatto la partita e una mezza rissa tra Gundogan e Kimmich che porta a due gialli. Il match cambia al 57’: Ederson si supera su un diagonale di Coman, la palla non esce e Stones lancia il contropiede del City, che si chiude con un passaggio di De Bruyne verso Haaland, Upamecano che scivola e spiana la strada al gol del norvegese. Il Bayern accusa il colpo psicologico e il City sembra controllare fino all’83’, quando dopo aver rivisto l’episodio al monitor l’arbitro concede un rigore ai tedeschi per mani di Akanji su cross ravvicinato di Mané. Dal dischetto Kimmich dà al Bayern il gol che si era meritato. Serve solo per l’orgoglio, perché la qualificazione era già decisa da un pezzo.

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