Grosso: “Ho scelto Frosinone senza paura”

FROSINONE – “Ringrazio presidente e direttore, sono contentissimo di essere in una piazza importante come Frosinone. Qui ci sono tantissime caratteristiche che ho sempre desiderato quando ho allenato un club e mi auguro di fare un bel lavoro insieme al resto della squadra“. Queste le prime parole di Fabio Grosso, in conferenza stampa, come nuovo allenatore del Frosinone. Il sostituto di Alessandro Nesta si affaccia al gialloblù dopo la parentesi in Svizzera al Sion: “Non ho voglia di rivalse, so benissimo in che mondo sono entrato. Mi piace da morire questo lavoro e conosco benissimo le dinamiche – si legge sul sito ufficiale del Frosinone -. Colgo l’occasione per mandare un saluto ad Alessandro (Nesta, ndr), siamo amici. Per quanto mi riguarda sono felice di stare qui, ci metto la passione in quello che faccio. Conosco i miei difetti ed i miei pregi e sono convinto di poter affrontare un finale di stagione e completarlo in maniera positiva. Ritrovando quelle caratteristiche che sono determinanti per ottenere dei risultati”.

Ufficiale: il Frosinone esonera Nesta

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Ufficiale: il Frosinone esonera Nesta

“Qui posso far bene. Modulo? Tra qualche gara capiremo”

Grosso sarebbe potuto arrivare già due anni fa: “Avevo fatto una chiacchierata col presidente Maurizio Stirpe due stagioni fa. Mi piacque molto, mi era rimasto il tarlo nella testa. Questa, come ho detto, è una Società seria, un bellissimo ambiente, una tifoseria passionale. Ci sono tante caratteristiche per fare bene. Mi anima il lavoro, mi piace avere tempo per poter lavorare. Ma mi rendo conto che tutto bisogna conquistarselo sul campo, anche il tempo. Mi auguro di trovare energie per far esprimere le qualità che sono convinto questo gruppo abbia. Il tutto finalizzato ai risultati”. Sul possibile cambio modulo e la possibilità di agganciare la zona playoff: “Ho appena detto che sono arrivato in una squadra con grandi potenzialità. Questa è una formazione che ha incontrato qualche difficoltà, dobbiamo essere bravi a venirne fuori. Nella vita e nello sport non si può pensare di fare delle camminate senza incontrare difficoltà. Questo è un gruppo formato da ragazzi in gamba che proviene da qualche problema, altrimenti non sarei qui adesso, e che deve essere bravo a tirare fuori le cose buone e una reazione positiva, condividendo gli obiettivi. Che non sono a lunga scadenza ma sono nell’immediato. E poi tra qualche partita capiremo meglio dando un’occhiata alla classifica così si potrà fare in questo rush finale”.

“Dobbiamo diventare squadra”

Ancora il neo tecnico: “Non credo tanto ai numeri. Mi piace, come ho detto ai ragazzi ieri al primo allenamento, non stravolgere le situazioni. Rispetto il lavoro che è stato fatto. Conosco Alessandro e i ragazzi che hanno lavorato con lui, ci siamo affrontanti altre volte nel passato e ho sempre rispettato molto la sua modalità. Quello che ho detto ai ragazzi è che mi piace conoscerli meglio e capire le loro potenzialità e come sono capaci di esprimerle. Come ha detto prima il Direttore, non esiste la ricetta per fare risultato altrimenti la useremmo tutti. Al di là del modulo, quindi sarà importante la condivisione dei sacrifici, diventare squadra. Essere un gruppo di giocatori forti non basta perché è importante essere un gruppo di giocatori che fa bene le cose insieme e questo sarà lo step successivo. Mi auguro di poterlo raggiungere quanto prima”. “Vengo per entrare in un groppo di giocatori bravi e cercare con loro di ottenere dei risultati. Abbiamo una grande responsabilità, rappresentare una Società seria che negli ultimi anni ha ottenuto risultati importanti. Io sento la responsabilità, mi piacerebbe la sentissero allo stesso modo anche i ragazzi, di rappresentare un qualcosa di importante. Io ieri ho fatto una camminata all’interno del mondo-Frosinone, partendo dallo stadio: merce rara nel nostro Paese. Ho conosciuto ancora meglio il Presidente ma non devo tessere le lodi di una persona che voi conoscete meglio di me. Per cui, ribadisco, sento questa responsabilità. E con i ragazzi dobbiamo fare bene insieme tutte le cose che affronteremo. Spesso ci si sofferma sul dettaglio finale del risultato, a me invece piace ricordare quello che in questi anni, sia del lavoro che facevo prima che quello di allenatore, tutto si costruisce ogni giorno, quotidianamente. Il risultato finale determina i giudizi, come è giusto che sia, però io ho sempre avuto sempre la lucidità di analizzare i miei percorsi e riconoscere i miei errori e cercare di migliorarmi. So benissimo che sono andato alla ricerca di sfide non facili però a me piace mettermi in discussione. Non ho paura del risultato finale perché conosco il percorso nei vari ambienti in cui sono stato”.

“Chiamerò presto Nesta”

Nesta? No l’ho ancora chiamato ma credo che lo farò presto. Approfitto ancora una volta per salutarlo e lo farò personalmente. Lo stimo come ragazzo e allenatore. Mi dispiace per lui sia finita, ma questo è il nostro ambiente. Allo stesso tempo sono qui per fare insieme ai ragazzi un finale di stagione degno di questa Società. Nelle difficoltà di questo momento e in un campionato difficile come questa serie B nella quale devi stare sempre al massimo, dobbiamo anche dire che oggi le partite sono piene di tante partite. Quindi deve esserci sempre la bravura di restarci dentro, di non lasciarle mai perché le puoi sempre cambiare considerando che non si riescono a giocare tutti e 90’ sempre allo stesso modo e con la medesima intensità. Ho avuto modo di vedere il Frosinone e ribadisco: penso che ci siano delle qualità”. Poi un messaggio ai suoi nuovi tifosi: “Non mi piace fare appelli. Mi piace lavorare in campo. In questo momento posso dire di stare vicino al gruppo che ha qualità morali e tecniche importanti che non è riuscito secondo me ad esprimere appieno e che va sostenuto e incoraggiato. Ma noi dobbiamo meritare il sostegno e l’incoraggiamento, avere quindi la bravura di uscire sempre dal campo a testa alta. E rappresentare al meglio una tifoseria passionale”.

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