Grifo lancia il suo Friburgo: “Attenta Juve, saremo sfrontati e coraggiosi”

L’attaccante azzurro: “Sono stato qui con l’Italia, conosco l’atmosfera di questo stadio. Ho sentito Bonucci e domani vedrò Chiesa, Kean, Fagioli e Miretti: non so ancora con chi scambierò la maglia…”

Toccherà a Vincenzo Grifo trascinare il Friburgo domani sera nell’ottavo d’andata di Europa League in casa della Juventus: “Sono stato qui con l’Italia – racconta l’attaccante azzurro dei tedeschi – e conosco l’atmosfera di questo stadio. Ho sentito Bonucci nei giorni scorsi. E domani vedrò anche Chiesa, Kean, Fagioli e Miretti: non so ancora con chi scambierò la maglia… Sono molto felice di essere qua, siamo arrivati agli ottavi senza rubare nulla e contro la Juventus, che è un avversario enorme a livello internazionale, dovremo essere sfrontati e coraggiosi”. Chiusura sulla Serie A e un futuro nel nostro campionato: “Era il mio sogno da bambino, è vero, ma in estate ho rinnovato con il Friburgo e mi trovo molto bene in questa squadra e con questi tifosi, che mi adorano”.

POLEMICA BIGLIETTI

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Grifo ha accompagnato in conferenza stampa l’allenatore, Christian Streich, al Friburgo dal 1995. Prima tecnico delle giovanili, poi assistente e dal 2011 primo allenatore: “Ringrazio Allegri per i complimenti che mi ha fatto, sarà bello confrontarmi con una grande allenatore come lui. La Juventus è favorita e tutti si aspettano che vada avanti, ma nel calcio possono accadere anche cose strane. I bianconeri saranno super motivati e sotto pressione visto che causa penalizzazione hanno bisogno dell’Europa League per qualificarsi alla prossima Champions. E poi sono reduci dalla sconfitta di Roma. Dovremo difenderci in modo proattivo, ma anche essere coraggiosi e precisi nei passaggi”. A spingere il Friburgo non ci saranno quei 1500 tifosi tedeschi che avevano acquistato i tagliandi in settori diversi da quello ospite. Per motivi di ordine pubblico i tagliandi sono stati annullati e rimborsati. “Amo l’Italia e non solo il mare – sottolinea il tecnico – un paio di anni fa sono stato qui in Piemonte e mi sono trovato benissimo. Non mi esprimo sulla decisione, ma la delusione è tanta. Amiamo l’Italia, Torino è vicina e questa decisione è triste”. Chiusura velenosa sulla Super Lega: “Sono convinto che i regolamenti, ora come ora, siano ben studiati e che alcuni grandi club dovrebbero gestire meglio le proprie finanze. Alcune società non sono in una buona situazione, la cosa principale è che si mettano in regola. Perché quando ci finiscono i club più piccoli, la fine è vicina. Non dobbiamo abbandonarci a fantasie che non sono reali e non sono solidali”.

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