Gravina: “Se continuiamo ad essere normali la vedo male… L’Italia torni speciale”

Il presidente della Figc: “Serve spensieratezza e cerchiamo di non buttare la croce su questi ragazzi”

Contento non è, ovviamente, ma Gabriele Gravina cerca di pensare positivo anche dopo la delusione di Belfast. “Come mi sento? Me lo ha chiesto anche ieri sera Mancini… Sto bene, vivo nel mondo del calcio da tantissimi anni e so di poter considerare questa squadra speciale perché da squadra normale ha fatto qualcosa di straordinario. Noi guardando le singole individualità non possiamo competere con certe corazzate europee o mondiali, abbiamo però fatto una cosa straordinaria vincendo l’Europeo. Alcuni episodi ci hanno dato ragione, ma gli stessi ci hanno poi dato torto (dice riferendosi ai rigori, ndr): se contro la tua diretta avversaria ti giochi due jolly così, devi pagare un prezzo. Noi l’abbiamo pagato. Il dubbio è: abbiamo esaurito il debito o si va avanti? Io comunque sono ottimista, ero con Mancini quando prima dell’Europeo aveva detto che avremmo vinto, adesso se mi dice che andremo in Qatar come faccio a non seguirlo?”

Spensieratezza

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Poi si raccomanda: “Dobbiamo recuperare il senso di spensieratezza che ci ha reso speciali, se continuiamo ad essere normali la vedo male. Ho già parlato con più di un calciatore: prima delle ultime due gare erano preoccupati, molto tesi. Quel trofeo di luglio è storia, ha tanti aspetti positivi ma anche messo un peso addosso a questi ragazzi, li porta a sentirsi eccessivamente responsabili. Dobbiamo tornare speciali, senza ansia da prestazione a tutti i costi perché, come dice Mancini, i ragazzi si stanno divertendo poco e si vede”.

Come intervenire

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Ma si può in qualche modo aiutare Mancini rimettendo mano al calendario per favorire la preparazione ai playoff? “Già stamattina ne ho parlato con la Lega Serie A. Lo faremo ancora, ma la vedo complicata. Il calendario impedisce di modificare le giornate di campionato a ridosso playoff, l’unica è approfittare della sosta del 30 gennaio decisa dalla Uefa per le qualificazioni sudamericane: è evidente che non possiamo utilizzare quella finestra per anticipare una giornata, stiamo pensando ad uno stage azzurro più ampio”.

Progetto

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Gravina comunque non trema nemmeno davanti allo spettro della mancata qualificazione: “In tre anni abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Stiamo lavorando su un progetto e se ci pensate Mancini ha perso solo contro la Spagna. Non buttiamo la croce su questi ragazzi, cerchiamo di essere più comprensivi. Il nostro percorso non può essere e non è legato alla capacità di vincere un trofeo, noi stiamo lavorando ad ampio raggio. Si dice che la Federazione avrà un impatto economico negativo, ma vi assicuro di no: abbiamo raddoppiato gli introiti senza contare sui risultati, ma solo vendendo la nostra immagine come credibile. Poi è chiaro che voglio andare al Mondiale, dobbiamo andarci, anche se è molto complicato rispetto a prima”.

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