Gravina: “Riforma dei campionati e regole per la sostenibilità entro il 2022”

Il presidente Figc al termine del Consiglio federale: “È il momento che il mondo del calcio esca da questo arroccamento”. Inviata a Draghi una mail per chiedere al governo un provvedimento in vista della candidatura italiana all’Europeo 2032. Individuati i dieci stadi per ospitarlo

Si è tornati a parlare di riforma dei campionati e di regole per la sostenibilità del sistema calcio questa mattina in Consiglio federale. L’intenzione della Figc è quella di presentare un vero e proprio piano industriale, che ha il suo fondamento su solvibilità, stabilità e contenimento dei costi. Il piano dovrebbe prendere forma nel Consiglio dell’11 ottobre, quando sarà convocata per il 12 dicembre un’Assemblea straordinaria per la modifica dello Statuto sul tema della riforma dei campionati, volta quindi a cancellare il diritto di veto delle singole Leghe. In Figc si spera ancora di poterla evitare raggiungendo prima un accordo con tutte le componenti, ma il presidente Gravina di una cosa è certo: “È il momento che il mondo del calcio esca da questo arroccamento”. Quanto alla sostenibilità aggiunge: “Bisogna spendere quello che si ha, non quello che non si ha. Noi vogliamo accompagnare le società in questo percorso, non essere dei castigamatti o dividere in buoni e cattivi. Il nostro obiettivo è di mettere in sicurezza il calcio italiano”. E a domanda sulla possibilità di introdurre un salary cap risponde: “Una scelta in questa direzione appare impossibile, non c’è nulla del genere in Europa. Quando abbiamo studiato qualcosa di simile con la Commissione Uefa, l’Unione europea è subito intervenuta bocciandola perché non compatibile con regole di mercato”.

Gli stadi per l’Europeo

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Il presidente Gravina ha poi parlato a lungo della candidatura italiana per l’Europeo 2032: “Il 26 luglio ho spedito al premier Draghi una mail per chiedere un intervento, come richiesto dalla Uefa, per presentare un dossier in vista della scadenza del 16 novembre. Serve una garanzia da parte del governo o ancora meglio un provvedimento legislativo che dichiari l’esistenza di un interesse pubblico per l’evento”. Poi si inizierà a lavorare sul dossier e in particolare sugli impianti: gli stadi scelti sono dieci, “su cui servirà anche l’impegno delle amministrazioni locali”. Si tratta degli impianti di Roma, Torino, Milano, Napoli, Bari, Palermo, Firenze, Bologna, Genova e Cagliari.

L’accordo

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Al termine del Consiglio federale è stato poi siglato il rinnovo della sponsorizzazione tra Net Insurance e l’Associazione italiana arbitri che vestirà con la scritta della compagnia di assicurazione i suoi 30 mila direttori di gara fino al 2025.

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