Gravina: “Per la Spagna solo 125 biglietti… L’Italia? Diffonde bellezza”

Il numero uno della Figc entusiasta degli azzurri: “È un gruppo fantastico, dopo la partita nello spogliatoio c’era un silenzio tombale per Spinazzola”

C’è tanto da festeggiare il giorno dopo la qualificazione azzurra alla semifinale dell’Europeo, ma anche qualche preoccupazione. Il presidente della Figc Gravina, a margine della presentazione delle nuove nomine Aia, conferma che le fasi finali del torneo si svolgeranno a Wembley e aggiunge: “Il più delicato dei problemi sarà portare lì i nostri tifosi: abbiamo avuto una disponibilità di appena 125 biglietti per la semifinale con la Spagna e 1.000 tagliandi per l’eventuale finale. Voi capite che sono forti limitazioni se vogliamo dare il senso della partecipazione a questo gioco”. Quindi aggiunge: “Capisco che purtroppo c’è una pandemia e dobbiamo convivere con queste norme restrittive del governo inglese. Cercheremo di migliorare le cose per quello che è possibile. Ma certo vivere con queste restrizioni e questi condizionamenti penalizza la parte più bella del nostro sport”.

“Quanta bellezza”

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Una parte di cui il presidente è letteralmente entusiasta: “Dissi che il sogno era arrivare a Wembley, mi sembra che l’obiettivo è centrato. Ora può succedere di tutto. Bisogna continuare su questa strada con questo entusiasmo. Questo concetto di bellezza che stiamo diffondendo a tutto il Pese deve continuare a vivere, un concetto non solo legato alla qualità del gioco ma alla bellezza del gruppo. Quando sono sceso nello spogliatoio i ragazzi erano distrutti come avessero perso la partita per l’infortunio di Spinazzola, a cui va il mio in bocca al lupo. È stato uno dei momenti più belli della mia carriera di sportivo”.

La Salernitana

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Gravina si sofferma poi sul caso Salernitana. Per le 20 di oggi è atteso il nuovo piano per il trust che rispetti le condizioni poste dalla Figc: “Non si cambierà una virgola da quanto chiesto, perché non si parla di sfumature come ho sentito da alcune comunicazioni, era un trust che richiedeva una rivisitazione profonda. Aspettiamo con molta ansia questa risposta da parte delle due società proprietarie della Salernitana e siamo convinti che si arriverà a una soluzione che ha un solo passaggio obbligato: rendere atto dovuto tutto quello che abbiamo elencato”.

La riapertura degli stadi

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Capitolo riapertura degli stadi dopo l’allarme lanciato da club e Lega: “È un allarme legittimo che probabilmente andava calibrato un po’ meglio. C’è un confronto costante con gli organi di governo, stiamo lavorando affinché si arrivi con serenità e senso di responsabilità alla riapertura al pubblico. È un precesso che richiede riflessione e conoscenza di alcune dinamiche, perché non possiamo correre il rischio di partire con il 100% e dopo una settimana richiudere tutto. Avere i tifosi è indispensabile, vogliamo partire con percentuali alte ma dobbiamo accompagnare con molta gradualità questo processo”.

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