Gotti: “Altissima intensità nel primo tempo, sul 2-2 ci siamo spaventati”

Lo Spezia ritrova Nzola ma ha anche la consapevolezza che si commettono troppe ingenuità.

Tante partite e altrettante emozioni in 90′ fra Spezia e Sassuolo. Al Picco i liguri fanno praticamente tutto da soli. Prima si fanno sorprendere. Poi impattano e rimontano. Quindi si fanno raggiungere con un errore grossolano di Dragowski che nel finale si riscatta e abbassa la saracinesca dopo che Ekdal aveva lasciato i suoi in inferiorità numerica. Il 2-2 è un risultato che tutto sommato fotografa l’andamento del match. Gotti analizza il risultato maturato al Picco ai microfoni di DAZN. 

Gotti aveva chiesto carattere, ha ricevuto in cambio sin troppa foga. Errori e prodezze del suo portiere, l’ingenuità di Ekdal che in pochi minuti colleziona due cartellini gialli e lascia i suoi in inferiorità numerica. Un po’ di caos e un punto che potevano essere tre, ma anche zero. “Ho avuto delle risposte diverse perché si sono verificate tante situazioni differenti durante il match. La partita è stata molto aperta, cercavamo di far male al Sassuolo con la consapevolezza di non concedergli spazi da sfruttare e che qualcosa ci avrebbero comunque concesso. Primo tempo di altissima intensità e anche nel secondo ho visto spirito e vigore. Poi dopo il 2-2 ci siamo spaventati e abbiamo concesso troppi spazi e diversi calciatori sono andati fuori giri vagando per il campo”.

Lo Spezia ritrova Nzola ma ha anche la consapevolezza che si commettono troppe ingenuità dal punto di vista tattico, tecnico e comportamentale. Apprezzabile però la grande tenuta mentale e la voglia di giocarsela. “Nzola che si è presentato con un atteggiamento profondamente diverso da quello che mi avevano raccontato. Il ragazzo è voluto bene dai compagni, ha modificato i suoi atteggiamenti. Ho visto maggiore qualità e aggressività nell’andare a prendere avversari dal palleggio importante. Siamo consapevoli di prenderci più di qualche nell’alzare il baricentro ma alzare il pressing, pur esponendosi alle ripartenze e all’errore, nel rapporto fra rischio e beneficio è sicuramente produttivo per la squadra”.

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