Gosens-Theo, la sfida del gol è in fascia: in Europa nessuno come loro

Sfida nella sfida per i due esterni: sono gli unici difensori nel panorama europeo con almeno 6 reti negli ultimi due campionati

Se fossero due attori avremmo il film perfetto: “Prova a Prendermi”. Spielberg in regia, Theo e Gosens al posto di Tom Hanks e Leo di Caprio. Titolo ad hoc, la trama un po’ meno, ma in fondo il tema dell’inseguimento ci può stare, specie per gli altri, perché i due esterni scappano via, corrono veloci e segnano pure: 11 squilli per Gosens, 7 per Hernandez. Gli unici difensori nel panorama europeo (nei cinque tornei principali) con almeno sei gol segnati negli ultimi due campionati, domenica avversari in Atalanta-Milan. Con la Dea sicura della Champions per la terza volta di fila e il match ball da non sbagliare per i rossoneri, a caccia del gran ritorno dopo 8 anni.

Gosens lo psicologo

—  

Partiamo dal tedesco. Anima e cuore della Dea formato Gasp. Quando gli chiedono se è davvero un difensore risponde col sorriso: “Bella domanda. Devo coprire tutta la fascia, quindi anche attaccare”. Fin qui non ha mai deluso. Giusto il primo anno, 21 partite e un gol nel 2017-18, quando qualcuno lo prendeva in giro per la “scarsa tecnica”. Parole sue. “Ho lavorato duro. Se chiedete ai miei compagni chi è il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene, risponderanno Gosens”. Stakanovista di Gasp. Poliziotto mancato e futuro psicologo, perché quando smetterà sa già cosa andrà a fare: “Aprirò uno studio per aiutare chi fa sport professionistico. So cos’è la pressione”. Del resto non la sente: 24 gol in Serie A negli ultimi 4 anni, 11 in stagione come Passarella con la Fiorentina (1985-86). Circa dieci anni fa giocava nei dilettanti e andava in discoteca dopo le partite. Oggi è la freccia più lunga e precisa di Gasp, affilata per il Milan.

Theo la freccia

—  

Il miglior Theo dell’anno si sta vedendo ora, nel rush finale, 3 gol nelle ultime 5 partite. Totale: 7 reti in Serie A e 8 in stagione, con 5 assist a referto. La freccia di Pioli e del Milan, sul podio rossonero per minuti giocati (2.845) e palloni toccati (circa 2.500). Centrale nel progetto “pioliano” nonostante sia un giocatore di fascia (il primo per palle giocate è Kessie). Patrimonio della società ignorato dalla Francia. Deschamps non l’ha convocato per Euro 2021. Era nell’aria. Ora si concentrerà sul testa a testa col tedesco: duelli infiniti tra i due, in vetta per passaggi chiave (42 a 28 per Theo), assist (6 a 5 per Gosens), e big chance create (vince il francese 6 a 3). Theo stravince per dribbling riusciti (73 a 26) e contrasti vinti (243 a 130). Gosens per cross andati a segno (18 a 16). Sono i difensori migliori di Pioli e Gasp nelle statistiche. Stesso ruolo, sì, ma “skills” un po’ diverse. Theo è più “treno”, parte a testa bassa e scardina difese con il fisico, entra in area sfruttando la progressione partendo da dietro. Gosens, invece, è più diligente da un punto di vista tattico. Merito del sergente Gasp. E il modulo atalantino favorisce più gol. I due, però, restano pilastri della difesa dei rispettivi allenatori. Sfida a distanza su fasce opposte. Chissà chi vincerà.

Precedente Brasile, finisce in parità la finale d'andata del campionato paulista fra Palmeiras e Sao Paulo Successivo DIRETTA RALLY PORTOGALLO 2021/ Mondiale Wrc, streaming tv: Sordo fa sua anche la SS3!