Gosens sbarca su Linkedin. Per cercare lavoro? No, il motivo è un altro

L’esterno dell’Inter approda sulla piattaforma social per affrontare tematiche (anche) extracalcistiche e promuovere le tante passioni fuori dal campo. Presto la laurea in psicologia

Robin Gosens in cerca di lavoro? L’approdo del tedesco su LinkedIn, nota piattaforma social prevalentemente dedicata allo scopo, ha generato qualche facile ironia in giro per il web alla luce dei continui alti (pochi) e bassi (tanti) vissuti da quando ha svestito la maglia dell’Atalanta per indossare quella dell’Inter. In realtà, lo stesso Gosens chiarisce scopi e obiettivi di un profilo social che punta ad ampliare lo sguardo anche e soprattutto al di fuori del rettangolo di gioco. Uno spazio – specifica la bio fissata sotto la foto profilo – che serva per parlare di calcio, ma anche di “ispirazione, motivazione, psicologia e impegno sociale”.

Oltre al calcio c’è di più

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“Sono qui su Linkedin per parlare di argomenti che mi appassionano, scambiare idee con persone che mi ispirano e, allo stesso tempo, essere io di ispirazione per altre persone. Desidero trasmettere ciò che mi sta veramente a cuore”, ha esordito il tedesco nel suo primo post di presentazione. Nulla a che vedere dunque con l’iniziativa di Cristian Zaccardo, l’ex azzurro che nel 2017 si tuffò su LinkedIn in cerca di una nuova squadra. L’obiettivo di Gosens, in realtà, è quello di creare una sorta di comunità con cui poter condividere idee ed esperienze, a partire dalla sua storia di vita legata al calcio e a un’esplosione arrivata tardi. “Vorrei parlare del mio viaggio molto speciale per diventare un calciatore professionista e – prosegue Gosens – di come questo mi abbia ispirato nel dare vita a Träumen Lohnt Sich (letteralmente, vale la pena sognare, ndr)”. L’esterno nerazzurro parla della fondazione che prende il nome dal suo libro autobiografico pubblicato nel 2021, la stessa attraverso cui fornì aiuti e donazioni per aiutare le persone colpite dalla tragica alluvione in Germania, quella in cui morirono oltre 200 persone.

Interessi e passioni

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Ma non solo: “Parlerò anche del libro che sto scrivendo attualmente, del mio ruolo di ambasciatore di brand, dei miei primi passi da imprenditore, delle mie esperienze da esperto televisivo e del mio ruolo di padre. Avremo molto di cui parlare”, conclude Gosens, che da qualche anno ha iniziato a esplorare interessi e attività al di fuori del mondo del calcio. L’esterno di Emmerich, che vanta da un po’ di tempo una rubrica sulle colonne della Bild e sta per terminare gli studi in psicologia, non sta certo pensando a un futuro alternativo nel breve periodo, perché a 28 anni ha ancora una carriera davanti. Ma Gosens è sempre stato uno abituato a seguire e coltivare le proprie passioni, a partire da quella per il calcio che gli ha regalato la ribalta quasi per caso. “Se fossi entrato presto in qualche settore giovanile mi sarei stufato di regole e schemi da seguire. Io non sono così, quando ero più giovane mi sono divertito e ho giocato sempre a calcio con gli amici prendendo tutto il tempo che mi serviva”, raccontò Gosens dopo il primo anno a Bergamo ricordando il primo contratto da professionista con il Vitesse, a 19 anni. “Quel giorno mi cambiò la vita perché capii di potercela fare”.

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