Gonzalez e Vlahovic lanciano la Fiorentina, secondo k.o. per il Torino

I viola conquistano meritatamente la prima vittoria in campionato con una rete per tempo. I granata graffiano solo nel finale accorciando le distanze con Verdi

Dal nostro inviato Nicola Cecere

28 agosto – Firenze

Il debutto casalingo sorride alla Fiorentina che supera con una rete per tempo un Torino incapace di graffiare per 88’ (nemmeno un tiro nello specchio prima del 2-1) e distratto in difesa: decisamente un passo indietro rispetto alla bella prestazione con l’Atalanta. Italiano presenta ai suoi nuovi tifosi una squadra agile e veloce, con le idee chiare e un talento sopra tutti, il giovane Gonzalez. Che ispira i compagni e va a concludere personalmente, schiodando lo 0-0. Il Franchi applaude convinto.Il Toro non riesce ad arginare ma soprattutto non riesce a replicare sul piano della manovra. Nella prima parte si affida ai rilanci di Milinkovic-Savic e nella seconda, quando prova a venire su palla a terra, trova dinanzi a sé un muro compatto: non è un caso se il raddoppio arrivi su veloce contropiede.

Voli e salvataggi

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L’avvio sprint della Viola costringe il Toro a difendersi basso. Al 5’ Gonzalez si libera in area e calcia di destro, che non è il suo piede: pallone largo. Nessuno può saperlo, naturalmente ma si tratta della prova generale del gol che chiuderà il primo tempo. All’11’ c’è una duplice insidia per la porta granata. Un traversone di Vlahovic da sinistra sa per raggiungere Callejon appostato sul secondo palo quando sbuca, provvidenziale, Ola Aina a sventare in angolo. Dalla bandierina svetta di testa Milenkovic in area piccola: sembra una inesorabile esecuzione ma (e non si tratta di un gioco di parole), vola Milinkovic e intercetta la sfera sulla linea di porta.

Il vantaggio

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Qui la furia viola si placa e il Toro può uscire dal guscio con un pericoloso cross di Sanabria da destra che attraversa l’area planando sul palo opposto dove Aina è in vantaggio su Venuti ma non gli riesce di impattare il pallone (18’). Passano cinque minuti e proprio Aina dalla sua fascia mancina scodella in area dove Singo può controllare e preparare il destro: colpito male, il pallone sorvola la traversa. Colpisce invece molto bene, forse troppo bene (paradossalmente) Callejon il suggerimento dalla sinistra di Gonzalez: il destro al volo dello spagnolo viene bloccato, sia pure a fatica, dal reattivo portiere ospite. Nulla può il gigantesco Milinkovic-Savic sul sinistro piazzato da Gonzalez ben azionato da un tocco di Castrovilli: il vantaggio viola è meritato, anche nella circostanza la linea difensiva di Juric lascia troppo spazio.

Il finale

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In avvio di ripresa c’è subito l’occasione del raddoppio. Il solito Gonzalez va via sulla fascia e mette in mezzo dove Jack Bonaventura arriva in tackle scivolato trovando però il ginocchio di Mandragora a deviare la sfera colpita in area piccola. Nell’intervallo Juric ha provveduto a fermare Djidji, ammonito due minuti prima dello 0-, rimpiazzandolo con Buongiorno che aveva già duellato con Vlahovic ai tempi della Primavera. Ma a nulla vale questo precedente quando il centravanti viola colpisce a metà ripresa sfruttando un perfetto suggerimento di Bonaventura. La torsione aerea di Vlahovic è perfetta però non aveva nessuno a contrastarlo in piena area. Due minuti prima Juric aveva messo dentro Pjaca e Verdi per Sanabria e Linetty. Ed è proprio Verdi che perdendo un contrasto con Duncan consente alla Viola di scattare in contropiede per chiudere il match. Il risveglio del Toro è tardivo, quando Verdi colpisce in area su suggerimento di Lukic mancano appena due minuti al 90’. E nei 5’ di recupero la Viola non concede più nulla. I tre punti sono suoi, con merito.

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