Gol, rigori, emozioni e proteste: Bologna-Genoa, spettacolare 2-2

Dopo un primo tempo scialbo, nella ripresa la gara si vivacizza. Nel caldo finale espulso Mihajlovic

Due rigori – con il secondo che fa infuriare Mihajlovic (espulso per proteste) – danno il 2-2 finale a una gara che si è accesa spesso e che poteva cambiare ancora a un secondo dalla fine se Sirigu non avesse fatto il Superman davanti a una zuccata sotto-porta e a colpo sicuro di Soriano. Bologna e Genoa fanno un passettino e sostanzialmente si sono divise meriti e demeriti, prodezze e ingenuità, gol e colpi più o meno qualitativi.

Minuto e aggressione

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L’inizio è un abbraccio globale da parte dei 9000 che popolano il Dall’Ara: il tributo è ovviamente per Romano Fogli, scomparso a 83 anni ed eroe senza tempo (con anche gol nello spareggio del ’64 vinto sull’Inter all’Olimpico di Roma) di un Bologna tricolore. La squadra di Mihajlovic gioca con il lutto al braccio ricordando colui che era “Romanino” per tutti e dopo il minuto di silenzio c’è evidenza di una cosa: il Bologna ha ripreso la propria volontà di fare la partita, quella che era stata leggermente accantonata prima dell’Inter e che poi, proprio a San Siro, ha “accompagnato” l’1-6 a San Siro. Mihajlovic sceglie di riproporre Orsolini e Barrow, Arnautovic continua il suo tour de force là davanti e dietro restano Medel e Bonifazi in mezzo alla difesa; Ballardini non tocca troppo il proprio dispositivo, quindi mantenendo Maksimovic in mezzo alla difesa e piantando le tende nell’area avversarie con Destro (ex di 4 anni qui al Dall’Ara) e la rivelazione Kallon. Il dispositivo di Ballardini è un 4-4-1-1 con Hernani alle spalle di Destro: l’idea è evidente ed è quella di pressare e aggredire il Bologna, che nei primi venticinque minuti la palla la vede veramente poco. Tanto che Kallon (1’) e Cambiaso (parata di Skorupski) danno un senso alla strategia genoana. È un Bologna leggibile che fatica a salire metri su metri: due occasioni di Arnautovic (punizione, post parata di Sirigu su tiro di Dominguez) e Orsolini (tiro telefonato al 43’) danno un senso di reazione che però non porta a nulla.

Botta e risposta

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Insomma, il Genoa ha riempito il primo tempo, il Bologna lo ha subìto ma all’alba della ripresa c’è Hickey che spacca tutto: Ballardini lascia in panchina Rovella e mette Behrami ma il suo Genoa è più basso rispetto al primo tempo. Così, una punizione calciata da Barrow, con torre di Arnautovic e botta di Bonifazi ribattuta, diventa il gol di Hickey, diagonale di sinistro che Sirigu non vede al 4’ s.t.Il vantaggio dura sei minuti perché quando Orsolini consegna praticamente la palla a Criscito, ecco che l’ex Zenit pennella un cross perfetto per la testa di Destro, zuccata morbida fra Medel e Bonifazi e 1-1 al 10’. Destro che poi, minuto 18’, arriva vicinissimo al colpaccio: Skorupski smanaccia la conclusione del genoano con fare quasi miracoloso.

Espulso Sinisa

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Mihajlovic infila Vignato e Skov Olsen, Ballardini mette Pandev e la gara si slaccia un po’ fino a quando Sirigu prende un colpo di testa sotto-porta di De Silvestri (31’, cross di Svanberg) e il Bologna un rigore: Vanheusden atterra evidentemente Sansone, Arnautovic batte ed è 2-1. Passano 4’ e Bonifazi (che prima riceve un colpo da Behrami) frana quasi addosso a Kallon in area: Fourneau dà ancora rigore, molto più dubbio del primo, Criscito fa 2-2 e Mihajlovic si fa espellere perché non è per nulla d’accordo. Finita qui? No, perché Soriano può fare 3-2 sotto-porta ma Sirigu sventa tutto: Superman è genoano.

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