Gol più contratto: i fantasmi di Leao al Milan

MILANO – Il primo passo del Milan per uscire dalla crisi è partito dalla difesa, modificando assetto e assumendo un atteggiamento più prudente. Le ultime tre partite disputate dai rossoneri hanno detto che la squadra è tornata ad essere compatta, e soprattutto non ha più subito reti. Chiusa la saracinesca e aggiustata la difesa, ora Stefano Pioli sta pensando a come rendere di nuovo prolifico l’attacco. Nello specifico Rafael Leao ha smesso di segnare da più di un mese e per un talento come il portoghese è sicuramente una notizia. L’ultima rete risale al 14 gennaio contro il Lecce, partita pareggiata 2-2, in cui Leao diede il via alla rimonta. Oltre un mese senza segnare, il digiuno di Rafa dura da sette partite ed è un periodo piuttosto lungo per un giocatore abituato a buttarla dentro con regolarità. Nella prima parte della stagione infatti aveva siglato sei reti in serie A e una in Champions, poi nel 2023 il calo realizzativo: la rete inaugurale contro la Salernitana alla prima giornata e poi l’ultima a Lecce. Dopo la trasferta in Puglia il Milan ha giocato altre sette partite e Leao non è riuscito più a segnare. In Champions League con il Tottenham ci è andato vicino in un paio di occasioni, in Supercoppa con l’Inter non è stato mai pericoloso, mentre nelle cinque sfide di campionato in cui non ha trovato la via del gol ha avuto delle opportunità non concretizzate.

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Cambio modulo

Il portoghese nelle sette partite in cui non ha trovato il gol non sempre è partito titolare. Contro Sassuolo e Inter aveva cominciato dalla panchina, e dal derby in poi Pioli ha studiato un ruolo diverso rispetto al passato. Rafa sta ancora cercando di adattarsi al nuovo assetto tattico in cui spesso prova ad accentrarsi per tentare la conclusione, più del passato. Queste incursioni centrali non sempre stanno funzionando, in alcune gara finisce per infilarsi in un vicolo cieco, senza sbocchi, in cui diventa facile preda delle difese avversarie. Leao deve presto ritrovare il feeling con il gol perduto perché è un giocatore troppo importante per l’attacco del Milan. Infatti, nonostante il digiuno che dura da più di un mese, resta ancora il capocannoniere della squadra rossonera con 8 centri in campionato e uno in Champions, a cui poi bisogna aggiungere tutti gli assist. Il Milan però lo vorrebbe ancora più decisivo perché ha il talento per migliorare i numeri in area di rigore.

Contratto

Sull’attaccante pesa sempre la questione contratto. Nelle ultime settimane non ci sono stati passi avanti, nonostante la fiducia che filtra dalla sede milanista sulla possibilità di un prolungamento fino al 2027. Il giocatore è molto legato alla squadra e all’ambiente ma ancora non ha trovato l’accordo per l’estensione del contratto in scadenza tra 16 mesi. Maldini e Massara hanno fretta di rinnovare ma non ci sono stati passi avanti di recente. La questione Sporting Lisbona resta predominante, il risarcimento al club portoghese è un fattore in questa trattativa, anche se l’offerta formulata dal club è di tutto rispetto. Il Milan infatti ha proposto sette milioni di euro, andando a quadruplicare l’attuale ingaggio, ma fino ad ora non è riuscito a strappare il sì del giocatore e del suo entourage. Se entro il mese di giugno non dovessero esserci sviluppi significativi, il Milan proverà a cedere il giocatore in estate per monetizzare il massimo.


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