Gol e spettacolo tra Spezia e Cremonese, ma è un pari che non soddisfa nessuno

Apre la danza delle emozioni Dessers al 2′, poi Nzola e Holm ribaltano il risultato. Nella ripresa Pickel sigla il definitivo pareggio

Un 2-2 giusto fra Spezia e Cremonese, che hanno dato vita a una partita intensa e molto spettacolare, con quattro reti e tante occasioni, onorando così la loro prima sfida della storia in Serie A. Alla fine la squadra di Gotti ha fatto valere ancora la legge del Picco: i nove punti in classifica provengono tutti dallo stadio di casa. La Cremonese invece muove la classifica e sale al penultimo posto in attesa della sfida di domani tra la Sampdoria e la Roma. Piccola iniezione di fiducia in casa grigiorossa grazie al terzo pareggio di fila ottenuto in trasferta.

gli schieramenti

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Le mosse – Assenze importanti per entrambe, Gotti deve fare a meno di Reca, Bastoni e Kovalenko, Alvini ha perso Radu fra i pali, oltre al perno della difesa Chiriches, ma ritrova Carnesecchi al ritorno in campo dopo un lungo infortunio e l’operazione alla spalla: il classe 2000 si dimostrerà il migliore in campo. Gotti opta così per la difesa a quattro, poco utilizzata in stagione, con Amian a destra e Ampadu centrale. Fra centrocampo e attacco l’ex Udinese mescola le carte alzando Holm sulla destra e facendo partire basso Agudelo per creare superiorità numerica grazie alla sua rapidità nello stretto. Alvini invece riparte dal 4-2-3-1, con Castagnetti e Meité centrali e sulla trequarti Zanimacchia-Pickel-Okereke a supportare Dessers.

il primo tempo

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Colpito a freddo lo Spezia, al primo pallone giocato Sernicola trova un varco sulla destra e crossa in mezzo trovando l’angolo, sugli cui sviluppi il più lesto è il difensore centrale Lochoshvili che supera Dragowski, con la palla ribattuta in rete da Dessers, al secondo gol consecutivo dopo quello al Napoli. Arrivato dopo appena 1 minuto e 1 secondo, è il gol più rapido segnato dalla Cremonese dall’inizio di una gara esterna di Serie A. Il colpo duro provoca la reazione dello Spezia che approfitta degli spazi troppo larghi fra le linee di centrocampo della Cremonese e al 19’ pareggia. Fa tutto Nzola, che porta palla sulla trequarti e imbuca per Agudelo, anticipato però in modo maldestro da Bianchetti che lascia la palla in zona centrale dove arriva l’angolano a cui basta prendere la mira per scaraventare un bolide sotto la traversa. Lo Spezia in fiducia ci mette 3’ per capovolgerla del tutto. Su angolo da destra, palla sul secondo palo a Nikolaou, che di testa la rimette in mezzo per l’inserimento di Holm che non ha difficoltà a battere Carnesecchi. Si tratta del primo gol in Serie A per lo svedesino lanciato da Gotti e oggi per la prima volta in versione ala destra. La partita è bellissima senza un attimo di pausa. Al 27’ e 32’ c’è un miracolo e mezzo di Carnesecchi, che salva due volte su Gyasi, prima dopo un o scambio ravvicinato con Holm e poi su tiro di Nzola sulla cui deviazione il portiere grigiorosso con un colpo di reni riesce a invertire il lato di tuffo e salvare in angolo.

secondo tempo

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Da un battesimo del gol all’altro, al 7’ della ripresa la Cremonese pareggia grazie allo svizzero Pickel che su un cross dalla destra di Sernicola di testa anticipa Amian, segnando la sua prima rete in Serie A. Cinque minuti dopo la Cremonese va vicina al contro-ribaltone con Ascacibar, entrato proprio al posto di Pickel, che da fuori area indirizza un piattone morbido alla destra di Dragowski, che riesce ad allungarsi e manda in angolo. Più Cremonese che Spezia nella ripresa: i 24 tiri totali sono un record per i grigiorossi e in generale per una neopromossa in una partita di questa Serie A. E’ soprattutto grazie alla velocità dell’ex Okereke che gli ospiti riescono a sfruttare le ripartenze. Ci prova lo stesso Okereke (murato) e Dessers di testa (fuori di poco). Ma è lo Spezia ad avere l’occasione più ghiotta al 34’ con Daniel Maldini subentrato ad Agudelo: l’ex Milan non riesce ad angolare da buona posizione al centro area un cross da destra di Amian e favorisce la respinta di Carnesecchi.

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