Gol e contratto: i giorni caldi di Vlahovic, il bomber che piace a tutti

A secco al debutto, il serbo vuole spingere in alto i viola. Il tecnico Italiano: “Impressiona per fame e determinazione”

L’avversario non è certo lo stesso, ma lo stadio sì. Perché nella prima ufficiale al Franchi un paio di settimane fa, Vlahovic si è presentato con una doppietta. Certo in Coppa Italia davanti aveva un Cosenza appena riposizionato in Serie B e con una rosa tutta da puntellare. Ma la fame da gol del serbo resta sempre smisurata e stasera proverà ad addentare anche il Toro nell’esordio casalingo in questo campionato. Del resto ha trascorso l’estate sulle prime pagine dei giornali per questioni di mercato. Sistemata la permanenza (non ancora il contratto), vuole far parlare di sé per i gol.

le statistiche

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Attento ai numeri, non gli sarà sfuggita qualche statistica che lo riguarda nei confronti dei granata. Il Torino è, insieme alla Roma, una delle due squadre contro cui Vlahovic ha giocato più partite di Serie A senza mai trovare il gol (cinque match). Diverso semmai il discorso nei confronti in Primavera. Con il serbo vero incubo del Toro e anche autore di una rete su rigore (da lui procurato) con il cucchiaio in una finale di Coppa Italia di categoria proprio sotto la curva avversaria. Che non la prese benissimo. Oggi guiderà l’attacco viola insieme allo scatenato Gonzalez e verosimilmente Callejon, che nell’esordio contro la Roma ha potuto giocare poco più di un quarto d’ora prima di essere sostituito da Terracciano causa espulsione di Dragowski.

boom

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In attesa di capire se ci sa fare anche con la penna, rinnovando un contratto che al momento scade nel 2023, Dusan vuol ripartire dallo straordinario finale di stagione scorso. Quando la porta sembrava enorme e i portieri impotenti di fronte alle sue conclusioni. Delle 21 reti in campionato, ben 12 arrivarono nelle ultime dodici di A. Semplice la media, complicato fermarlo. Confermarsi è sempre la parte più tosta, ma le premesse sono incoraggianti. Ed il gioco di Italiano aiuta più che complicare la vita di un attaccante. “In allenamento mi impressiona per fame, determinazione e voglia, oltre che per le qualità” ha ripetuto il tecnico ogni qual volta è stato interpellato sul serbo.

esterno

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Oggi priorità al campo, da domani però una partita importante la Fiorentina proverà a giocarla anche sul mercato in tema di esterno offensivo. Con Berardi prima scelta ed Orsolini e Gonzalo Plata piste reali. Un mercato che ieri ha colmato la casella del terzino destro grazie allo spagnolo Odriozola (’95), arrivato in prestito dal Real Madrid ed atterrato intorno alle 19: “Sono molto contento di essere qui”, le prime parole. Dopo Gonzalez, Maleh, Torreira, Nastasic e Odriozola, in attesa dell’esterno, a Firenze è tornato l’entusiasmo. E quindi la voglia di sognare. Italiano non è certo tipo da spegnere le ambizioni. “La gente vede il nostro impegno ed è con noi, lo sentiamo. Son contento di avere giocatori così bravi, significa che mi sono meritato l’opportunità di allenarli ed ottenere soddisfazioni insieme a loro” ha detto ieri. Poi ha aggiunto: “Se questo aumenta le pressioni, sono felice. L’allenatore vive di pressioni. A tutti piace competere, farlo con i giocatori di valore aiuta a vincere. Anzi, se negli ultimi giorni arriverà anche un altro rinforzo, meglio. Anche se questa è una squadra che ha già grandi valori tecnici e umani”.

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