Gobbi, goleador a sorpresa Il Chievo batte il Cagliari

Vince il Chievo perché ha più voglia di rischiare e soprassa il Cagliari, paralizzato dalla paura e incapace di reagire in modo decente dopo il gol. Giusto dunque che la squadra di Maran ritrovi i tre punti che mancavano dall’1 ottobre: lo fa senza dare spettacolo, ma offrendo la solita dimostrazione di gioco organizzato e capitalizzando al massimo lo splendido gol di Gobbi.

Gobbi esulta dopo il gol. Ansa

Gobbi esulta dopo il gol. Ansa

RIVOLUZIONATE — Molte novità in attacco: Maran punta su Pellissier (premiato per le 400 gare col Chievo e all’inseguimento del centesimo gol in A) e Floro Flores (fuori Meggiorini e Inglese), Rastelli lascia in panchina Borriello e Sau (dentro Farias, frenato finora da problemi fisici, e Giannetti). Ma le sorprese delle formazioni non danno la scossa che ci si aspettava: primo tempo bloccato, con due squadre che giocano a specchio e tengono basso il ritmo. Leggermente meglio il Chievo che prova a spingere di più sulla destra (Cacciatore). Il primo tiro in porta (Meggiorini) arriva dopo mezz’ora di nulla, l’occasione migliore è di Pellissier che non sfrutta un cross breve di Cacciatore e da buona posizione mette alto di testa. Il Cagliari, in emergenza con 7 assenti tra infortuni e squalifiche e ancora depresso per i 5 gol presi dal Toro, decide il basso profilo, non si cerca rischi, Di Gennaro, seguito e frenato da Radovanovic, non riesce a trovare lo spunto giusto. Farias è abbastanza vivace, ma non riesce a pungere.

Di Gennaro prova ad andar via a Castro. LaPresse

Di Gennaro prova ad andar via a Castro. LaPresse

CHE GOL — La travolgente azione di Gobbi (da rivedere il triangolo con Castro) libera il Chievo dalle ingiustificate paure del primo tempo. Ancora Castro sfiora il raddoppio su punizione, il Cagliari a poco a poco reagisce ma non costruisce nulla di veramente pericoloso. Rastelli manda in campo Melchiorri e poi Borriello, ma le mosse non hanno effetto. E nel finale è provvidenziale Storari, che toglie dai piedi di Meggiorini il pallone del 2-0.

 Guglielmo Longhi 

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