GOAT a Messi: lo scivolone CBS non oblia solo Ronaldo

ROMA – Quando in ballo c’è il termine GOAT meglio non confondere capre e cavoli. GOAT (Greatest Of All Time), acronimo anglosassone per definire il più grande di sempre in una disciplina sportiva, ma anche semplicemente goat, capra, noto ovino nonché un modo non elogiativo per definire qualcuno che esercita l’attività sessuale frequentemente (o vorrebbe farlo) e lo rende noto. Quindi, bisogna stare attenti.

Sport fatti in casa

L’emittente televisiva americana CBS mentre stava trasmettendo in grazia di dio il cinquantacinquesimo Super Bowl – vinto dai Bucanieri di Tampa – ha creduto bene di allargare il giro mandando in onda “The Goat in sport”. Giustamente ha messo al top del football americano Tom Brady: sette Super Bowl vinti con quello di ieri sera. Indubbiamente nel basket c’è Michael Jordan con i suoi sei titoli Nba. E nessuno si è adombrato alla citazione di Wayne Gretzky per le quattro Stanley Cup conquistate nell’hockey su ghiaccio. Tutti sport di casa negli States.

Lo scivolone

Ecco il calcio e apriti cielo: la Cbs, senza se e senza ma, ha innalzato nell’olimpo più alto Lionel Messi conferendogli la patente del più grande di tutti i tempi. Per corroborare la scelta, l’emittente americana mandava in grafica le quattro Champions conquistate dalla Pulce con il Barcellona dimenticandosi che il suo più agguerrito concorrente generazionale, Cristiano Ronaldo che ne ha vinte cinque, (una con il Manchester United e quattro con il Real Madrid). E trattandosi di un riconoscimento di tutti i tempi, i simpaticoni della CBS hanno obliato che né Messi, né Ronaldo hanno mai vinto un Mondiale di calcio che nello sport più amato al mondo ha un valore di non poco conto. Basti pensare che Diego Armando Maradona per competere con Pelé realmente per la palma di più grande calciatore di tutti i tempi, sapendo che “o rei” aveva vinto con la Seleçao tre titoli mondiali (1958, 1962 e 1970), nel 1986 in Messico dovette praticamente quasi da solo conquistare la Coppa del Mondo con l’Argentina e contro gli inglesi segnare il più bel gol di tutti i tempi (sette avversari saltati l’uno dopo l’altro) dopo averne già fatto uno con la “mano de dios”. Una vera impresa miracolosa.

Sutor ne ultra crepidem

Evidentemente negli studi della CBS qualche mascherina si sarà alzata dal naso agli occhi e qualche particolare è sfuggito al conteggio generale magari anche per l’euforia del LV Super Bowl, peraltro vinto meritatamente dai Tampa Bay Buccaneers che hanno letteralmente annichilito i Kansas City Chiefs trascinati da Tom Brady, lui sicuramente il più grande quarterback di tutti i tempi. A volte, occorre non dimenticare “ne supra crepidam sutor iudicar” come ci ricorda Plinio il Vecchio il quale per continuare fare il cronista in prima linea più grande di tutti i tempi ci rimise a pelle a 56 anni, durante la terribile eruzione del Vesuvio nel 79 dopo Cristo, davanti Castellammare di Stabia da comandante della flotta romana di stanza Capo Miseno.

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