Gnonto: “Mancini mi ha dato un’occasione, credo d’averla colta. Il mio idolo è Sterling”

L’attaccante dello Zurigo autore dell’assist per la rete di Pellegrini: “Mi chiamavano il latinista del gol per la passione per gli studi classici. Devo tutto ai miei genitori, spero siano orgogliosi di me”

“È stato davvero emozionante come esordio. Il c.t. mi ha dato un’occasione e io credo di essere riuscito a coglierla”. Wilfried Gnonto, ai microfoni di RaiSport, commenta il suo esordio in azzurro con la Germania a Bologna, coronato dall’assist per Pellegrini.

Il 18enne, che gioca in Svizzera nel Zurigo, era stato chiamato al raduno come stagista ma Mancini lo ha trattenuto a Coverciano e fatto esordire nel secondo tempo contro la Germania. “Sapevo che Kehrer era già ammonito. Sono andato subito sull’uno contro uno, poi il cross è la palla più difficile ed è andata bene. Bisogna prendere dei rischi, l’attaccante deve fare la differenza e ci sono riuscito. Devo tutto ai miei genitori, che mi hanno tanto aiutato, anche nella scelta di lasciare l’Inter e andare a Zurigo per giocare di più. Spero siano orgogliosi di me. Mi chiamavano il ‘latinista del gol’ perché mi piacciono gli studi classici”.

sterling

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“Il mio modello è Sterling, un giocatore di livello mondiale. E’ duttile e sempre determinante. Come cerco di esserlo pure io, posso giocare in tutte le posizioni in attacco, a seconda di quello che serve al mister”. Poi gli chiedono se a Wembley è riuscito a farsi la foto con Messi: “No, sono rimasto un’ora fuori dallo spogliatoio dell’Argentina ma non ci sono riuscito…”.

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