Gli straordinari di Ibra: con la Samp la terza partita in nove giorni

Zlatan è tornato dalla nazionale di ottimo umore e dopo aver messo minuti importanti nelle gambe. In questo momento è l’attaccante rossonero che sta meglio

C’è stato (più di) un momento in cui tutto si programmava – e, va riconosciuto, tutto funzionava – senza di lui. Ovvero i mille modi per arrivare al gol senza Ibrahimovic. Le prime volte era il panico: come faremo senza di lui? Poi si è capito, e anche abbastanza in fretta, che si poteva fare. Adesso l’universo rossonero si è ribaltato, perché il Milan deve fare a meno di (quasi) tutti gli altri, mentre lui là davanti è una delle poche certezze.

Acciacchi vari

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E meno male, verrebbe da aggiungere osservando le condizioni degli altri. Per esempio Leao, ancora bloccato dalla lesione al bicipite femorale della coscia sinistra, che risale a Milan-Napoli. Il portoghese ha lavorato a parte tutta la settimana e non sarà fra i convocati per la partita con la Samp di sabato all’ora di pranzo. Se ne riparlerà con il Parma, il sabato successivo. Identico discorso per Mandzukic, che Pioli nelle settimane scorse aveva rimandato dopo la sosta. Si credeva dunque potesse farcela per la Samp, ma non sarà così. Anche per il croato – stessa diagnosi di Leao, ma risalente alla partita di Belgrado con la Stella Rossa – è proseguito il lavoro personalizzato e se ne riparlerà la settimana prossima. Sarà convocato invece Rebic (cosa resa possibile dall’annullamento di una delle due giornate di squalifica), ma con tutte le cautele del caso: Ante è alle prese da tempo con un’infiammazione all’anca destra, che gli concede tregua e gli permette di tornare in campo, ma poi gli presenta il conto il giorno dopo. Stavolta l’auspicio è che il guaio sia definitivamente risolto. Da valutare, infine, la caviglia di Brahim Diaz, tornato dall’Under 21 spagnola in condizioni non ottimali.

Straordinari

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Insomma, come ormai è tristemente abituato Pioli, occorre fare pesantemente i conti con l’infermeria e allora il fatto che Ibra sia stato del tutto risparmiato nell’ultima delle tre partite in nazionale, è stato accolto con soddisfazione. Il c.t. Andersson, dopo averlo schierato titolare sia con la Georgia (84’), sia col Kosovo (67’), l’ha lasciato in panchina nell’amichevole contro l’Estonia senza concedergli nemmeno un minuto. Ed ecco allora che la parentesi di Zlatan con la Svezia si può senza dubbio definire proficua: nessun problema fisico e minuti buoni nelle gambe per recuperare dalle tre settimane fermo per infortunio. Tant’è vero che nell’allenamento di giovedì, dove la maggior parte dei compagni ha svolto lavoro defaticante, lui ha sostenuto una seduta completa. Pronto per guidare l’attacco contro la Samp nel rettilineo finale delle ultime dieci partite. Ovvero la sua terza gara nel giro di nove giorni. Straordinari. Tutto sulle sue spalle come poche volte è successo lungo la stagione, verrebbe da dire. In realtà accade sempre: anche quando non gioca.

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