Gli incroci con Fonseca, la stima di Sheva: ecco perché Yaremchuk è sulla strada della Roma

Fisico, fiuto per il gol, il 25enne ucraino del Gent già negli anni scorsi era nella lista dei giallorossi: costa 10-12 milioni di euro e sarebbe un investimento per il futuro

Per primo in casa giallorossa ci ha iniziato a pensare Monchi, a fine 2017. Poi è finito anche sul taccuino di Massara (prima) e Petrachi (poi), sembrando ad un passo dalla firma con la Roma nell’estate del 2019. Adesso Roman Yaremchuk è tornato a orbitare nei radar giallorossi, con l’idea di rinforzare la batteria dei trequartisti alle spalle della punta centrale. Il talento ucraino del Gent, 25 anni, costa 10-12 milioni di euro, ma sarebbe un investimento per il futuro. Tra l’altro, la Roma e Yaremchuk si sarebbero dovuti già incrociare nello scorso mese di febbraio, quando le due squadre si sono trovate di fronte nei sedicesimi di finale di Europa League (vittoria per 1-0 della Roma all’andata e pareggio per 1-1 al ritorno) ma l’ucraino saltò entrambe le sfide per infortunio. E allora andiamo alla scoperta di Roman.

Tra città e famiglia

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Yaremchuk è nato a Lviv, in italiano Leopoli, definita la piccola Parigi dell’Est, una delle città più belle dell’Ucraina. Proprio lì, a Lviv, ha giocato spesso lo Shakhtar Donetsk di Paulo Fonseca, l’allenatore giallorosso. Che conosce molto bene Yaremchuk per il suo passato nella Dinamo Kiev (a lungo suo principale avversario in Ucraina), ma anche per i racconti che gli venivano fatti di lui a Lviv. Città famosa per la cioccolata e per la birra, a soli 70 chilometri dal confine con la Polonia, ha mantenuto un’architettura molto simile a quella di Austria e Ungheria. Insieme a Yaremchuk i principali personaggi in vita nati a Lviv sono il pianista Emanuel Ax (vincitore di vari premi Grammy) e la cantante Ruslana (vincitrice dell’Eurofestival nel 2004). Sposato dal 2017 con Christina, da un anno e mezzo è padre di un bel bambino.

Il derby in casa

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La Roma lo segue da circa tre anni, ma nella scorsa stagione si era interessata a Yaremchuk anche la Lazio. A informarsi sul prezzo del giocatore direttamente con il Gent fu il direttore sportivo Tare, che poi mollò la pista perché Simone Inzaghi voleva un giocatore già pronto, fatto, non un talento che assomigliasse a una scommessa. Ma in questi anni si sono informati su Yaremchuk anche Inter, Leicester e Tottenham. Insomma, Roman piace a tanti, non solo alla Roma. E questo anche perché in Belgio, al Gent, ha segnato 49 gol in 131 partite (tra campionato e coppe), ad una media di 0,37 gol a partita. Giocando da prima ma anche da seconda punta, sfruttando tutta la sua qualità ma anche il suo fisico (essendo alto 191 centimetri). La sua prima squadra è stata il Karpaty Lviv e il suo primo allenatore Mykola Dudarenko. Poi il passaggio alla Dinamo Kiev, dove lo ha cresciuto in particolare Oleksiy Drotsenko. Il suo esordio nella squadra B della Dinamo risale al 14 luglio 2013, quando entrò in corsa nella partita contro il Desna Chernihiv.

La stima di Sheva

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Da quando Shevchenko è diventato c.t. dell’Ucraina Yaremchuk è probabilmente il suo giocatore più importante. O almeno una delle pedine chiave della sua nazionale (insieme a Yarmolenko, Malinovskyi e Konoplianka). Sheva lo considera un attaccante capace di giocare in più modi, ma soprattutto con dei margini di miglioramento ancora ampi. Su di lui Shevchenko conta a occhi chiusi per far bene al prossimo Europeo, quando l’Ucraina nel suo girone si troverà a doversela vedere contro Olanda, Macedonia e Austria. A trascinare l’Ucraina al traguardo europeo è stato proprio Yaremchuk, con 4 gol in 7 partite nelle qualificazioni. In tutto per ora le presenze di Roman con l’Ucraina sono 19, i gol in tutto 6.

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