Gli eredi di Maradona battuti in tribunale: il Pallone d’oro ’86 all’asta

Gli eredi di Maradona hanno cercato di interrompere l’asta del Pallone d’Oro ricevuto da Diego quando fu eletto miglior giocatore dei Mondiali del 1986. Come? Avviando un procedimento giudiziario d’urgenza quando il trofeo è stato ritrovato ufficialmente. Niente da fare, però. Un tribunale francese ha deciso che si può precedere all’asta: è tutto regolare. Qundi il pregiato riconoscimento sarà messo all’asta giovedì prossimo a Parigi dalla casa Aguttes. L’avvocato Gilles Moureu però non molla e ha confermato “che proveranno a far saltare l’asta fino al 6 giugno con ogni ricorso possibile, ma adesso siamo sia sorpresi che rattirstati”. 

Pallone d’oro Maradona, i criteri dell’asta  

Il Pallone d’Oro di Maradona era sparito in circostante strane e poi è ricomparso. Gli eredi della stella argentina dicono che il trofeo è stato rubato e sostengono che l’attuale proprietario non aveva il diritto di venderlo. Ma Aguttes ha provato che il cimelio è riapparso nel 2016 tra alucni lotti acquistati da una collezione privata all’asta a Parigi. E ritiene che l’attuale proprietario, identificato con il nome di Benchaieb, “dovrebbe essere considerato in buona fede”. Per partecipare all’asta ci sarà bisogno di un deposito di 150.000 dollari. Aguttes è certo che il trofeo verrà venduto “a milioni di euro grazie alla sua unicità”. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Precedente Vlahovic, famiglia Juve: "Coppa Italia magica. Champions, non vedo l'ora" Successivo Perché Neymar ha bucato le ruote ad un compagno di squadra