Giuseppe Sannino, l’allenatore giramondo. Ora riparte dalla Libia

La colonia di allenatori italiani all’estero si arricchisce con la nuova scelta di vita dell’ex allenatore, fra gli altri, di Varese, Chievo e Novara.

La colonia di allenatori italiani all’estero si arricchisce con la nuova scelta di vita di Giuseppe Sannino. Il tecnico come riportato dal sito africafootunited.com si è unito all’Al-Ittihad. La sua nuova panchina dunque è in Libia, specificatamente a Tripoli dove resterà sino al giugno del 2023 avendo sottoscritto un contratto biennale.

SFIDA – Una vera e propria sfida, quella di Sannino che accetta una panchina molto importante nel panorama del calcio africano.  Si tratta, infatti, di uno dei club più titolari della storia del campionato del paese libico. Appartenuto alla famiglia Gheddafi (ci ha giocato anche il terzo figlio Al Saadi) vanta ben 16 titoli, 8 coppe nazionali e dieci Supercoppe. Ed è anche l’unica squadra del paese che nella storia sia riuscita ad arrampicarsi sino alla semifinale della Champions League Africana. Era il 2007. L’esordio di Sannino, fra l’altro è previsto proprio in ambito internazionale. Appuntamento per il preliminare di CAF contro il KMKM SC Zanzibar.

RILANCIO – Opportunità di rilancio, dunque, per l’ex tecnico, fra le altre, di Varese, Chievo e Novara, ultima esperienza in Italia. Era il 2019. Da allora Sannino ha accettato e lasciato diverse panchine ma senza mai trovare continuità: dopo l’esperienza in Piemonte, si è trasferito nel maggio del 2019 in Ungheria. Lascia, però, la guida dell’Honved per rientrare in Italia nel marzo del 2020 per stare vicino alla sua famiglia in un paese allora piegato dall’emergenza pandemica. Scelta “rumorosa”. Sannino si dimette con la squadra al sesto posto e una semifinale di coppa d’Ungheria da giocare.  Nel febbraio del 2021, il tecnico compie una scelta di cuore, tornando a Livadeia, alla guida del Levadeiakos, ma la sua esperienza dura poco più di due mesi: lascia l’incarico a maggio, per motivi personali. In Libia, dunque, il tecnico è chiamato al rilancio esattamente come la sua nuova squadra che aspetta un titolo nazionale dal 2010. L’ultimo campionato vinto risale a undici anni fa. Troppi per un club prestigioso come l’Al- Ittihad.

Precedente Serie C, a Bari lezione di civiltà: il Monterosi pulisce lo spogliatoio dopo la partita Successivo La Juve post CR7, l’esame San Siro per Sarri: Serie A, le partite iniziano a pesare