Giuliano Giuliani, il portiere di Maradona. Morto di Aids 20 anni fa, dimenticato da tutti

NAPOLI – Il 14 novembre 1996 Giuliano Giuliani esce di casa di buon’ora. Accompagna a scuola la figlia Gessica, poi si sente male. Viene portato in ospedale, il Sant’Orsola di Bologna, e non ne esce più. Morto di Aids, a soli 38 anni. Morto, primo e unico nel calcio italiano, per quella malattia che negli anni ’90 era ancora vista con diffidenza. Morto e subito dimenticato nonostante i suoi guantoni abbiano aiutato il Napoli di Diego Armando Maradona a mettere le mani sullo scudetto del ’90 e sulla Coppa Uefa del 1989.

Giuliani, ricorda sul Corriere della Sera Paolo Tomaselli, si era ammalato probabilmente durante i festeggiamenti per il matrimonio argentino di Diego Armando Maradona. Aveva lasciato il calcio nel 1994. Due anni prima, quando giocava ancora con l’Udinese era stato arrestato per spaccio di droga. Una storia brutta da cui era uscito immacolato: liberato e scagionato quasi subito.

Il suo carattere schivo e solitario ha contribuito alla sua “rimozione collettiva”. L’allenatore Ottavio Bianchi che lo ha avuto all’Hellas , spiega a Tomaselli:

“Ma era un buonissimo portiere Si isolava parecchio: io parlavo poco, lui ancora meno, eppure c’era intesa tra di noi. La sua morte fu un grande dolore»

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