Giroud: 20 anni dopo Bierhoff, il Milan torna a usare… la testa

Il centravanti francese, come ha confermato a Nizza, è un abile colpitore. Un vero specialista mancava dai tempi dell’attaccante tedesco

Alla voce “gol più bello” c’è lo scorpione, Puskas Award del 2017 con tanto di applausi e volti stupiti, tipo urlo di Munch. Alla voce “gol manifesto”, però, c’è il colpo di testa contro l’Arsenal in finale di Europa League, quando Giroud si tuffa senza paura delle conseguenze. “Koscielny poteva mettere il piede e colpirmi, ma non ci ho pensato”. I colpitori di testa sono così, non pensano al pericolo, non hanno mai paura. E dopo 20 anni il Milan ha un nuovo specialista… alla Bierhoff.

E Bierhoff…

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Sul biglietto da visita c’è scritto così, “Olivier Giroud: masterclass in colpi di testa”. Il Milan l’ha notato subito: contro il Nizza il francese ha segnato alla prima palla toccata, e con una stoccata da bomber. Del resto sa come si fa: dal 2010-11 a oggi la punta ha segnato 47 gol di testa (4 con il Montpellier, 32 con l’Arsenal e 11 con il Chelsea). Il Milan non aveva un mister Wolf degli “headshot” dai tempi di Oliver Bierhoff, uno da grandi numeri alla voce “zuccata”. Su 44 reti segnate in rossonero, ben 22 sono arrivate con uno stacco di testa. Esattamente la metà. Senza contare le altre 11 tra Udinese e Chievo. Nel 1999 vinse lo scudetto segnando 19 reti, 14 di testa. Vent’anni dopo il tedesco, è arrivato un altro Olivier, diverso dall’altro solamente per una “I” in più alla fine del nome. Specialista come lui.

Gli altri

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Per trovare altri colpitori di testa bisogna andare a ritroso, scavare nel tempo. Una delle immagini più iconiche del milanismo è lo stacco di Hateley su Collovati nel derby di Milano del 1984. Una foto iconica. L’inglese resta in rossonero per tre anni e sigla 21 gol, 11 di testa. L’altro numero uno in “headshot” è Aldo Serena, 14 squilli in rossonero nel 1982-83. Otto di questi arrivati con uno stacco. Nell’età dell’oro rossonera, invece, impossibile non citare Inzaghi e Shevchenko, la coppia d’oro ancelottiana da gol e trofei: 32 stoccate vincenti per SuperPippo (l’ultima contro il Real in Champions nel 2009, quella del record europeo in una notte magica) e 38 per il bomber ucraino (10 nell’annata tricolore 2003-04).

Ora tocca a Giroud, la punta senza paura che proverà a sfatare la maledizione del numero 9: dal 2012, infatti, chiunque indossa il vecchio numero di Pippo perde i poteri, un po’ come la palla da basket di Space Jam in cui viene imprigionato il talento dei giocatori Nba. Olivier si è presentato bene, un bomber specializzato in colpi di testa non si vedeva da vent’anni. Vediamo se riuscirà nell’ultima fatica.

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