Giro d’Italia: l’olandese Van der Poel vince la tappa ungherese. È la prima maglia rosa del 2022. Diego Ulissi, ottavo, e primo degli italiani

L’olandese Mathieu Van dee Poel, 27 anni, ha vinto in volata la prima tappa del Giro d’Italia. Una volata potente, limpida. Ad un km dal traguardo si piazza in prima linea e poi sapendo dell’arrivo leggermente in salita, apre il gas e mette in vetrina la sua esagerata cilindrata. Sprint sontuoso. E la prima maglia rosa del Giro 2022.

Pronostico rispettato, ha vinto il più forte

Il nipote del leggendario Poulidor, alfiere Alpecin, recente vincitore delle Fiandre, ha compiuto un capolavoro tattico. Ha battuto di mezza ruota l’africano-rivelazione Girmay. Terzo Pello Bilbao. A seguire Nielse, Kelderman, Carapaz. Primo degli italiani Diego Ulissi (ottavo). Protagonisti di giornata il bresciano Tagliani e io Trentino Bais in fuga solitaria per quasi tutta la tappa. Applausi.

Subito in salita

Prima tappa. Frazione già impegnativa. Da Budapest al Castello di Visigrad. Un tracciato di 195 km. Tutto fuorché un antipasto. Percorso sempre mosso. Via ufficiale alle 12.40 con 176 corridori di 22 team. Folla straripante al ritrovo nell’iconica Piazza degli Eroi (ore 11). Due sprint intermedi con gli abbuoni al secondo, piazzato dopo 167 km. La prima fuga del Giro 2022 e’ di Filippo Tagliani e Mattia Bais, entrambi della Drone Hopper-Androni giocattoli. Una fuga importante, coraggiosa, di oltre 180 km.!, Sono schizzati subito dopo il via. Dopo 40’ avevano accumulato 10’ di vantaggio sceso a 5’ a 116 km dal traguardo . Ma hanno resistito, complice il gruppo, fino a 13,7 km dalla linea d’arrivo. Chapeu. Gruppo compatto . I dieci km finale sono una battaglia per posizionare le ruote veloci.

Quattro maglie per quattro classifiche rosa

È la maglia più ambita. La indossa, tappa dopo tappa, il leader della classifica generale. È stata introdotta nel 1931.

BIANCA – Premia il miglio giovane sotto i 25 anni; introdotta nel 1976.

AZZURRA – È il Gran Premio della montagna. La porta il miglior scalatore. Introdotta nel 1974. Scelta perché in salita sopra i corridori c’è solo il cielo.

CICLAMINO – È destinata al corridore che nei traguardi intermedi e negli arrivi di tappa ha conquistato più punti in base al piazzamento ottenuto. 

Seconda tappa (sabato 7 maggio)

È la prima cronometro. Due in tutto. Tracciato di 9,2 km con una ventina o curve seguite da rettilinei brevi. Percorso in Budapest. Non è per specialisti puri e bisognerà guidare bene. C’è uno strappo conclusivo con punte al 14% in parte sulla pave’. L’arrivo è nel centro storico di Buda.

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