Giro d’Italia, il giovane scalatore colombiano Buitrago primo al traguardo di Lavarone. Carapaz sempre in maglia rosa

Il giovane Santiago Buitrago, 22 anni, colombiano di Bogotà, ha vinto in solitaria il tappone Trentino, arrivando sul traguardo di Lavarone a braccia alzate e in lacrime consapevole di aver compiuto una impresa.

Di più: un capolavoro tattico, di forza, intelligenza. A 8,5 km dal traguardo apre il gas, stacca il compagno di fuga, passa per primo sull’ultimo GPM e va in in picchiata alla linea d’arrivo con 35” sul coetaneo Leemreize.

I big arrivano con un ritardo di 2’28” (Hirt e Carthy ), 2’53” (Carapaz e Hindley), 2’57” Vansebenant. Ottavo Bouwman a 2’59”. Chiudono la top ten Martin e Landa con lo stesso tempo. Nibali 17esimo a 5’01”. Immutata la classifica generale nei primi cinque posti. Carapaz sempre in maglia rosa con soli 3” su Hindley. Landa, terzo a 1’05”. Nibali quinto a 5’48”.

Tappone Trentino con 3.730 metri di dislivello

Gran finale. Domenica cala il sipario all’Arena di Verona. E questa 17esima tappa (su 21) ha fatto salire l’adrenalina facendo schizzare all’insù la frequenza cardiaca dei corridori. “Colpa “ di un frazione dura e selettiva di 168 km – da Ponte di legno a Lavarone- con passaggi iconici (Tonale, casa Moser,il Vetriolo, Menador).

Ma “merito” anche di una classifica generale che alla partenza registrava i primi big racchiusi in 59”. Cioè l‘ecuadoriano Carapaz, l’australiano Hindley a soli 3”, il portoghese Almeida a 44” e lo spagnolo Landa a 59”. Un poker d’assi avvolti in un minuto. Niente (o quasi) sapendo che tutto può succedere sul Pordoi e la Marmolada (penultima tappa). Ma segnali importanti sono anche arrivati da questa tappa. Come il clamoroso ritiro, a 35 km dal traguardo, di Simon Yates, vincitore di due tappe: la cronometro di Budapest e Torino); come la buona gamba di Bouwman, primo sul Giovo e sul Vetriolo. Al via 155 corridori di 28 Paesi.

Le cinque maglie più ambite

1) Innanzitutto la maglia rosa indossata dal leader della Corsa Rosa; prima di Carapaz in questo Giro d’Italia l’hanno indossata Van der Poel (3) e Juan Pedro Lopez (10).

2) La maglia ciclamino (classifica a punti) prima di Demare l’ha tenuta Van der Poel fino all’Etna, in tutto quattro tappe.

3) La maglia azzurra invece ha cambiato proprietario 6 volte: Van der Poel(2), Zabel (1), Kamna (3), Diego Rosa (6). Bouwman l’ha presa e tenuta per due tappe, l’ha persa, l’ha ripresa a Cogne e la vorrebbe tenere fino a Verona. Ci riuscirà.

4) La maglia bianca (miglior giovane Under 23) è stata indossata da un poker più che promettente: Girmay (1), Sobrero (2), Juan Pedro Lopez (10), (Almeida 3).

Esiste poi una classifica per team (Bora e Bahrain Victorius in testa) e “il premio combattività”; si può votare anche da casa sull”account Twitter @giroditalia. Il più votato parte il giorno dopo con il dorsale rosso.

La tappa numero 18

È l’ultima chiamata per le ruote veloci. Da Borgo Valsugana( Trento) a Treviso. Si attraversa la zona di produzione del Prosecco. In tutto 151 km. Gli uomini di classifica potranno tirare il fiato.

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