Giro d’Italia: borraccia selvaggia azzoppa Weening e Wackermann dopo la caduta di Geraint Thomas

L’altro ieri per colpa di una borraccia assassina sull’asfalto il gallese Geraint Thomas si è giocato il Giro e rimediato una frattura al bacino.

Ieri è toccato all’olandese Pieter Weening volare sopra un’altra borraccia, brutta botta ma al gallese è andata decisamente peggio. Al Giro d’Italia, borraccia selvaggia però sta diventando una vera calamità. 

Giro d’Italia: borraccia selvaggia colpisce ancora

Non la sola, ieri oltre all’olandese sono ruzzolati a terra anche Luca Wackermann, finito in ospedale, ed Etienne Van Empel, mentre ingaggiavano lo sprint finale all’arrivo. Stavolta borracce incolpevoli, sembra che un elicottero tv troppo vicino a terra abbia spostato le barriere.

L’amica borraccia resta tuttavia lontanissima dai vertici iconografici dello scambio Coppi-Bartali, simbolo di un’epopea. Subito prima del disastroso capitombolo di Thomas la fettuccia di strada è stata attraversata da una pioggia di borracce. 

I ciclisti la gettano a terra, ma ieri avvallamento maledetto

Sette otto sul lastricato, all’improvviso: scagionati i ciclisti (sì la buttano un po’ dove capita, ma non era questo il caso). Sembra che l’avvallamento stradale, la gobba affrontata in piena velocità, abbia anche fatto saltare le borracce dai supporti. 

Che a questo punto sono passati ai raggi x. Bici sempre più leggere e performanti, velocità più alta, più ciclisti in gara… Il rischio cadute è aumentato esponenzialmente. Se ci si mette pure borraccia selvaggia, ai ciclisti non basteranno le bardature protettive della moto Gp. 

Alla faccia dell’epopea su strada. (fonte Gazzetta dello Sport)

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