Giro delle Fiandre, trionfa il danese Kasper Asgreen, che in volata batte il super favorito Mathieu Van Der Poel

Giro delle Fiandre, nella corsa monumento  dei muri, trionfa il campione danese Asgreen, che in volata batte il super favorito Van Der Poel. Spettacolo assoluto a velocità  folli. Trentin fermato nel finale da una foratura

Van der Poel, vincitore della gara monumento belga l’anno scorso, beffato a 60 metri dal traguardo dopo 254 chilometri e 19 muri. Dopo essere stato protagonista per larga parte della corsa. La caccia al bis non  gli è riuscita.  È stato battuto da un outsider, il danese Kasper Asgreen, 26 anni, secondo al Fiandre 2019 e argento a cronometro ai campionati europei .

Un ragazzone di 1,92 che è andato in fuga, sul mitico Paterberg – 360 metri con una pendenza massima del 20,3% – con il fenomeno olandese, (vincitore  quest’anno, di potenza e prepotenza, delle Strade Bianche) collaborando per tenere a distanza  i due altri “ tenori “.

Cioè il belga van Aert (bruciato in volata, proprio al Fiandre 2020, dal suo eterno rivale olandese). E ce l’ha fatta. Contro tutti i pronostici. Con una freschezza che non ti aspetti. Limpidamente.

Ai 300 metri dal traguardo del Giro delle Fiandre non si è fatto sorprendere da Van Poel, lo ha affiancato ai 200; l’olandese si è ingobbito, ha cercato ( incredulo ) di resistergli. Poi appena si è visto superare di mezza ruota, si è bloccato, scuotendo la testa. 

Asgreen, forse altrettanto incredulo, ha tagliato il traguardo abbraccia alzate. Poi è scoppiato in un pianto, abbracciando il rivale della Alpecin-Fenix che può consolarsi pensando di avere avuto la meglio sul belga Wout Van Aert ( quinto ). Terzo Greg Van Avermaet. Indietro l’iridsto Alaphilippe. Sfortunato Trentin, appiedato da una foratura.Squalificati il belga Vergaerde e il Kazakistan Federov per reciproche e pericolose spallate.

Precedente Inter, l'Arsenal punta Hakimi: per Arteta è il sostituto di Bellerin. Cosa fa il Real? Successivo Kulusevski, troppi ruoli e tanta confusione. Ma resta un grande colpo. Ecco perché