Gilardino in Serie A dopo Grosso: il destino dei vincenti

In attesa dello scontro diretto in programma nel prossimo turno allo “Stirpe”, hanno pensato bene di risolvere il primo dilemma archiviando entrambi il discorso promozione. Non che ci fossero mai stati dubbi sull’esito della stagione di Frosinone e Genoa, magnifiche antagoniste per la A diretta che non hanno mai avuto molte alternative. Ci ha provato, anche ieri, il Bari di Mignani, ma le distanze a questo punto della stagione sono parse incolmabili. La differenza nel caso sia di Grosso che di Gilardino, campioni del Mondo insieme nel 2006, l’ha fatta il gioco che le due squadre hanno saputo esprimere costantemente e con rare esitazioni. Organici molto diversi, ma stessa mentalità vincente inculcata negli uomini allenati. Se il tecnico dei laziali ha capitalizzato al massimo la “bella gioventù” che gli ha fornito la società del presidente Stirpe e l’arguzia del direttore Angelozzi, molto più solida è sembrata da subito la compagine ligure. Frenata dalla gestione Blessin, improduttiva non solo per le difficoltà emerse nella gestione delle enormi risorse umane in organico, l’affermazione del Genoa è apparsa immediatamente efficace con l’avvento dell’ex attaccante in panchina. 

Genoa, la festa per la Serie A prosegue in centro

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La rigenerazione di Coda

Eloquente la rigenerazione, per esempio, di Massimo Coda che a dicembre era stato a un passo dal ritorno al Benevento. Ma la 9ª promozione in A dei liguri in 34 tornei tra i cadetti (senza contare la retrocessione del 2004-2005 dopo il primo posto in campo), tutt’altro che scontata, la raccontano perfettamente i numeri di una vera grande. La serie positiva del Genoa di Gilardino è di 13 giornate, con 9 vittorie e 4 pari dopo lo 0-2 del 5 febbraio a Parma. Quella con l’Ascoli è la 7ª vittoria di fila in casa: l’ultima squadra imbattuta al Ferraris è il Pisa, 0-0 il 28 gennaio. Mentre i 71 punti conquistati (senza tener conto del -1) sono il miglior risultato di sempre in B del Grifone. Ma il Genoa, come ha sottolineato un emozionato Gila, ha avuto negli impareggiabili tifosi rossoblù l’alimento formidabile per affermarsi in un campionato che sembrava perso. Insomma, il destino dei vincenti ha poggiato su solide basi. E Genova può godersi la A!


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