Giampaolo ha fiducia: “Fatto un mercato da 10. Covid? Sono preoccupato”

Domani la sfida con il Cagliari per sbloccare gli 0 punti in classifica, ma i tre casi di positività agitano i granata: “Penso che, in ogni caso, la stagione dovrà essere portata a termine. Si farà il possibile e l’impossibile per concludere il campionato”

Dal nostro inviato Mario Pagliara

17 ottobre – TORINO

La vigilia di campionato del Torino è stata stravolta dalle notizie ufficializzate in mattinata: la società ha reso noto della positività di un calciatore della prima squadra e di due componenti dello staff. Da questa mattina i tre positivi (tutti asintomatici) sono in isolamento, mentre il resto del gruppo squadra si è chiuso in una bolla: giocatori e staff sono in ritiro in un’area dedicata ed esclusiva di un albergo di Torino, luogo che lasceranno solo questo pomeriggio per la rifinitura e domani per raggiungere lo stadio Olimpico dove i granata, alle ore 15, affronteranno il Cagliari alla ripresa della Serie A.

Il tecnico

—  

Anche la conferenza della vigilia di Marco Giampaolo ha subito le ripercussioni dei casi Covid, con la presenza in sala stampa di un solo giornalista che ha posto le domande al tecnico di tutti i colleghi. Un appuntamento con Giampaolo che non poteva non cominciare proprio da una riflessione sulla nuova ondata di contagi. “Il quadro sanitario è complesso, e la stagione di fatto ancora non è cominciata – dice Giampaolo -. Penso che, in ogni caso, la stagione dovrà essere portata a termine. Si farà il possibile e l’impossibile per concludere il campionato. L’iter che ci accompagnerà sarà scandito sempre da nuovi decreti, ai quali di volta in volta ci si dovrà adeguare. Da un punto di vista tecnico, come allenatore, però mi sorge un dubbio relativo al fatto che ci sono squadre che su 30 calciatori in rosa con il 90% che hanno già avuto il problema Covid, come per esempio il Genoa. Mentre nel Toro, fortunatamente, finora solo 3 calciatori su 30. Questo, calcisticamente, diventa un problema: noi potenzialmente siamo sempre a rischio di stare in quarantena e perdere calciatori. È un aspetto che sicuramente determinerà una disparità, ma bisogna adeguarsi allo spettacolo che deve andare avanti”.

Risposte dalla difesa

—  

Quando si comincia a parlare di calcio giocato, Giampaolo fissa subito un aspetto sul quale domani pomeriggio confida di vedere i principali progressi dal suo Toro. “In questo periodo di pausa per le nazionali, ho avuto a disposizione 14 calciatori e tra questi soprattutto i difensori. Di conseguenza, ci siamo portati avanti soprattutto nel lavoro coi difensori. In realtà, la squadra la alleno oggi per la prima volta tutta insieme. Di positivo c’è che i nazionali hanno giocato quasi tutti, mentre a chi è rimasto qui da tre settimane manca un po’ di ritmo gara. Mi conforta il fatto che la squadra lavora bene, perché che siamo in 14 o in 25 il lavoro lo porto avanti comunque. Questo mi dà fiducia”.

Mercato da 10

—  

È stata anche la prima occasione dopo la chiusura del mercato per fare un punto sui nuovi arrivi. “Il club ha fatto il massimo di quello che poteva fare – aggiunge Giampaolo -. Il mercato non fila sempre liscio come tu vorresti, ma io sono sempre contento dei calciatori che alleno e non di quelli che avrei potuto avere. La rosa è numericamente giusta e adesso siamo noi che dobbiamo metterci del nostro. A mercato chiuso, se devo dare un voto dico che da uno a dieci sono soddisfatto 10”. E su Gojak: “È un giocatore al quale abbiamo dato una valutazione da mezzala, e quindi ricoprirà quel ruolo: è stato acquistato per giocare da mezzala”.

Attacco e vice Rincon

—  

Chiude parlando dei singoli. Si parte dall’attacco. “Bonazzoli nell’ultimo anno, soprattutto durante il lockdown, è cresciuto e migliorato tolto, si è tolto di dosso l’aria del ragazzino. È più maturo, sono sicuro che potrà contribuire al miglioramento del reparto offensivo, che è anche composto da Zaza, che fino ad adesso sta facendo molto bene, Belotti, Millico e Verdi”. L’ultima riflessione è sul vice Rincon: “Lavoriamo per creare delle specificità nei ruoli: il ruolo di play oggi lo ricopre Rincon, ma lo ricopre anche Segre. Quando e se non dovesse giocare Rincon, l’idea è di far giocare Segre”.

Precedente Cagliari, Di Francesco: "Vogliamo fare una grande prestazione" Successivo Fonseca: "La Roma lotterà per la Champions, mai detto il contrario"