Gerson shock, insulto razzista da un avversario: “Chiudi la bocca, negro”

RIO DE JANEIRO (Brasile) - "‘Chiudi la bocca, negro... è qualcosa che non deve accadere più". Gerson, centrocampista brasiliano del Flamengo, ex della Roma e della Fiorentina, si sfoga su Instagram dopo gli insulti razzisti ricevuti da parte di un avversario, il colombiano Juan Pablo Ramirez, nel corso della partita vinta 4-3 sul Bahia in campionato. “Amo la mia razza e lotto per il colore della mia pelle – scrive ancora Gerson - è da quando avevo 8 anni, da quando ho iniziato la mia carriera nel calcio, che mi sento dire 'zitto, negro'. Non ci sono riusciti e non ci riusciranno nemmeno adesso. Non basta non essere razzisti, bisogna essere antirazzisti. Non chiuderò la mia bocca, la mia lotta, la lotta della gente di colore non si fermerà. Il razzismo è un crimine e come tale deve essere trattato in tutti gli ambienti, compreso il calcio”.

Gerson litiga con Menezes

L'episodio denunciato da Gerson è accaduto al 7’ della ripresa, poco dopo il gol dello stesso Ramirez, quando il Flamengo era in vantaggio per 2-1. Il 23enne ex centrocampista di Roma e Fiorentina è intervenuto in un battibecco fra un suo compagno di squadra e il giocatore del Bahia che, a quel punto, gli avrebbe detto "chiudi la bocca, negro". I calciatori del Flamengo hanno cercato di calmare Gerson, che ha poi litigato con Mano Menezes, allenatore del Bahia nonché ex ct del Brasile, peraltro esonerato dopo il match. Il Bahia, sul caso Gerson-Ramirez, aspetta di vederci chiaro prima di prendere posizione mentre la Federcalcio brasiliana (Cbf), nel ribadire la condanna di qualsiasi forma di razzismo, annuncia di aver sollecitato il tribunale superiore di giustizia sportiva ad aprire un'indagine sull’accaduto.

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