Gerolin: “Muriel? A Udine era già un baby fenomeno. Quel paragone con Ronaldo…”

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E’ sempre stato un campioncino, non ci sono mai stati dubbi.

Così Manuel Gerolin, ex direttore sportivo dell’Udinese che – in esclusiva ai microfoni di TMW – ha parlato dell’attuale status di Luis Muriel. L’attaccante dell’Atalanta fu scoperto e portato in Italia proprio da Gerolin, il principale artefice dell’operazione che fece approdare il colombiano tra le file dell’Udinese. Durante tutto il corso dell’intervista, Gerolin ha voluto rendere omaggio al gran talento del giocatore sudamericano ricordandone a grandi tratti la sua cronistoria in Serie A e non solo:  “Il suo primo anno – ha esordito Gerolin – fu al Lecce e fu capace di fare cose eccezionali con Cuadrado. Le sue doti erano quelle del piccolo Ronaldo Fenomeno, aveva le sue movenze. E’ un giocatore di qualità che ora ha trovato l’ambiente giusto, con poche pressioni. Adesso dovrà prendersi più responsabilità se il Papu va via, però è colombiano e giocare con Zapata, suo connazionale, lo agevolerà. Come caratteristiche peraltro si trovano perfettamente. Insomma, non mi stupisco del suo rendimento, delle sue giocate. Ha gran velocità abbinata alla tecnica, il senso del gol non gli manca ma serviva l’ambiente ideale e a Bergamo lo ha trovato come lo trovano tutti”.

Gerolin ha poi sminuito le accuse dei più accaniti detrattori di Muriel, accusato di essere troppo spesso discontinuo nelle sue prestazioni: “E’ cambiato, ha trovato la maturità e ripeto, si trova in un ambiente giusto, dove non ci sono polemiche. Se tre anni fa per la panchina magari storceva naso ora tutti hanno capito che c’è una rotazione necessaria. Ha capito che il calcio non è di 11 giocatori ma di una ventina. Prima alternava ottime gare ad altre meno ma semplicemente per quel che ho detto: ora si fa trovar pronto ed è felice ed è il massimo per la società e per l’allenatore e in questo ambiente. Come lui ce ne sono pochi, con le sue qualità”.

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Chiosa finale dell’ex centrocampista sul momento attuale della carriera del numero 9 atalantino: “Se si faceva paragone con Ronaldo un motivo c’era. Ora lo vedo al 100% e può giocare ovunque, ma brava l’Atalanta a prenderlo”.

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