Genoa, ultima chiamata per Ballardini

GENOVA – Il futuro societario del Genoa è chiaro: il 15 novembre avverrà il definitivo passaggio di consegne tra Enrico Preziosi e la 777 Partners, che dunque diventerà ufficialmente proprietaria del Grifone. L’ormai ex patron rossoblù rimarrà nel CDS, con il professor Zangrillo indiziato numero uno per assumere la carica di presidente. Ben più complessa la questione allenatore: visto che dopo la sosta il calendario del Genoa sarà da incubo, con Roma, Udinese, Milan, Juventus e il derby con la Sampdoria, gli uomini di Ballardini avrebbero dovuto sfruttare gli scontri diretti di queste settimane per mettere in cassaforte punti salvezza. Invece con Venezia e Spezia sono arrivati due pareggi, e la gara di venerdì con l’Empoli diventa ancora più decisiva. Una partita in cui la maglia, come ha detto lo stesso Ballardini, sarà ancora più pesante: e se i suoi giocatori non dimostreranno di saperla portare (ancora parole del tecnico) allora la panchina potrebbe cambiare padrone. Anche se non è detto che Pirlo, primo nome sulla lista del club, sia la soluzione di tutti i mali genoani: cinque titolari sono fuori da tempo, dunque le attenuanti al tecnico non mancano. La sfida agli azzurri in passato fu decisiva per Gasperini, che mantenne le redini di una squadra in crisi per poi portarla, un anno dopo, in Europa League. Ballardini spera che la storia si ripeta.

Il Genoa propone ma non incide, Destro out nel secondo tempo

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