Genoa, Nappi: “Sono un grande fan di Mourinho: mi ispiro a lui”

ROMAMarco Nappi, ex calciatore del Genoa, è stato intervistato ai microfoni di New Sound Level 90FM.  Ecco le sue parole: “Manca tantissimo perché in quel periodo il calcio era il migliore di tutti i tempi-ha detto Nappi riferendosi alla mancanza di poesia nel calcio di oggi- c’erano tantissimi giocatori importanti con cui ho giocato assieme o contro, come Van Basten e Maradona e c’era una grande magia. Ho fatto in tempo a giocare anche contro Bruno Conti, che era il mio idolo assoluto e che ancora conservo una foto in cui io e lui ci contendevamo in contrasto la palla.  Parata di Antonioli nell’anno dello Scudetto? Antonioli mi fece quella parata incredibile nell’anno dello scudetto e me la fece sullo 0-0 e fu decisiva per la partita. Penso che quella, sia stata una delle parate più belle partite di quell’anno e alla fine è andata bene perché la Roma ha vinto lo scudetto e io da bambino stavo lì in Curva Sud a seguire la squadra”.

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Genoa-Roma

A Genova la Roma ha sempre fatto fatica-ha analizzato l’ex numero 7- , il Genoa con la carica dei tifosi nei momenti di difficoltà riesce a tirare fuori prestazioni incredibili. Ora con il cambio societario aspettato per tanti anni e il cambio in panchina con l’arrivo di Sheva si è creato un po’ di entusiasmo intorno alla squadra”.

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Esperienza in Cina

“Ho allenato l’under 17 di una squadra di Pechino fino al 2020 e in quel periodo in Cina c’era anche El Shaarawy. Bella esperienza-ha proseguito Nappi- sia da un punto di vista professionale sia da un punto di vista umano: i cinesi sono molto aperti e accoglienti e ho trovato persone che mi hanno aiutato tantissimo ad inserirmi. Dal giorno dopo il mio arrivo sono stato coccolato e aiutato a comprendere i loro ritmi e le loro abitudini. È un’esperienza che consiglierei, è molto costruttiva e i ragazzi sono molto disponibili a crescere”

Mourinho

“Io sono un grande fan di Josè Mourinho, vorrei parlarci un minuto dal vivo per capire se mi fa lo stesso effetto che mi fa vedendolo in televisione. Ammiro moltissimo la gestione del gruppo e cerco di ispirarmi a lui. In campo poi ogni allenatore ha le sue idee, ma la gestione è fondamentale e credo che Mourinho stia facendo un gran bel lavoro, nonostante i risultati ancora non siano arrivati, ci vuole tempo per cambiare una mentalità”.

Abraham

“Io gli darei il tempo di crescere -ha concluso l’ex genoano- Roma è una piazza importantissima ma anche difficile, a Roma io sarei venuto con le ginocchia. In un Roma-Fiorentina io ero lì che aspettavo gli altri e mi si avvicinò il grandissimo presidente Viola e mi chiese dove fossi nato; io risposi che ero nato sopra l’Olimpico, a Monte Mario e lui rispose che i giocatori Romani la Roma se li faceva sempre lasciati scappare”

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