Genoa-Criscito, affare di cuore: a duemila euro al mese domani ricomincia contro la Roma

L’ex capitano, che s’era congedato a giugno, destinazione Canada, è rientrato in autunno a Genova. Guadagnerà il minimo contrattuale. Il Grifone aveva bisogno di un sinistro, lui non vedeva l’ora di rivestire questa maglia

Non per soldi, ma per amore. E non è un modo di dire. Mimmo Criscito è tornato a essere formalmente un giocatore del Genoa il 2 gennaio scorso. Contratto sino a giugno, al minimo stabilito dalle norme federali. Al mese, 2.274,16 euro netti, per l’esattezza. In totale (netti) 13.644,96 euro sino a fine stagione. In sintesi, la storia del Criscito- ter starebbe tutta qui, ma in realtà la vicenda è molto più romantica di quanto già queste cifre decisamente… fuori mercato lascino intendere. A 36 anni appena compiuti, Mimmo ha capito che c’era ancora un cerchio da chiudere. Perché dopo il suo addio nel 2011 (aveva già salutato il Grifone nel 2004 per farci ritorno nel 2006 e poi ancora nel 2008), destinazione San Pietroburgo con la maglia dello Zenit (224 presenze complessive sino al 2018, il decimo nella storia del club), aveva promesso che sarebbe tornato a chiudere la carriera a Genova. E così era stato, quell’anno, anche se il finale l’estate scorsa si sarebbe rivelato amarissimo. Per il Genoa, e pure per lui, visto che il suo errore dal dischetto al 51’ della ripresa (grazie a un capolavoro del sampdoriano Audero fra i pali della Samp) nel derby di ritorno del 30 aprile, costò la sconfitta al Grifone e, di fatto, quei tre punti valsero come ipoteca della salvezza sampdoriana.

RIABILITAZIONE CALCISTICA

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Non un bel modo, insomma, per dirsi addio, quando però all’orizzonte c’era già il trasferimento in Mls al Toronto. Poi, però, nel novembre scorso Criscito ha interrotto anzitempo la sua avventura canadese, ed è rientrato alla base, a Genova, che lui aveva ormai eletto a luogo del cuore, con la moglie e i pargoli. Poi, cos’é successo? Che il Genoa, orfano di Pajac almeno sino a primavera, aveva assoluto bisogno di un terzino sinistro (ma Criscito può fare pure il centrale di sinistra in una difesa a tre). E Mimmo, ovviamente, aveva pure lui una voglia matta di non chiudere in quel modo amaro la sua vita di calciatore genoano, dando un contributo per provare a conquistare la promozione in A. E per quantificare il suo desiderio, non ha posto alcun vincolo economico. Giocherà praticamente gratis, con somma gioia del Genoa e di Gilardino – che s’è ritrovato uno degli storici senatori rossoblù in casa -, ma pure di Criscito e della sua famiglia.

STRADA TRACCIATA

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Domani, a Roma in Coppa Italia, ricomincia l’avventura. Lunedì al Ferraris nel posticipo con il Venezia, sarà campionato. Ma il copione prevede già anche i passi successivi di questo capitano genoano doc. A giugno, finita la stagione, Criscito inizierà il suo percorso di allenatore nelle giovanili rossoblù, settore in cui per la prima volta aveva messo piede nel 2002. Ventuno anni fa: la storia non è ancora finita.

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