Gattuso, viaggio nel tempo Il Pisa contro il “suo” Perugia

C’era una volta un ragazzino di nome Rino, arrivato a Perugia dalla Calabria con il sogno di sfondare nel mondo del calcio, dopo un provino mancato a Bologna. Prima del Milan, della Nazionale, delle coppe e degli scudetti, la storia del Gattuso calciatore parte dal collegio a due passi dal Renato Curi. “Ero piccolo, avevo 12 anni – ricorda l’attuale allenatore del Pisa –. Con mia mamma ci siamo massacrati un po’ di volte, per lei non è stato facile accettare che suo figlio andasse lontano da casa per giocare a pallone”. Oggi le strade di Gattuso e del Perugia tornano a incrociarsi: prima volta da tecnico “nemico” per Rino, che all’Arena Garibaldi (ancora a capienza ridotta, poco meno di seimila posti disponibili) affronta gli umbri, per cercare di riagganciare la zona playoff, lì dove invece gli ospiti si sono sistemati da un po’.

QUEL GOL A BUFFON — La Perugia di Gattuso è un piccolo mondo. Il dormitorio, la scuola, le sfide a calcio-tennis in allenamento, qualche blitz in centro, per mangiare alla “Taverna” di via delle Streghe, dove lo ricordano ancora con affetto. Il chiodo fisso è il calcio e il coprifuoco tassativo alle 22.30 concede poco ai vizi. In collegio Rino convive con Marco Storari, Cristiano Lucarelli e altri futuri calciatori. Lui è il più piccolo, ma anche il più promettente. Tanto da arrivare in Primavera con un anno d’anticipo e da assoluto protagonista. Il 1995-96 è un’annata da ricordare: Gattuso vince lo scudetto Primavera, battendo il Parma in finale 2-1. Il primo gol lo segna proprio Rino. A un certo Buffon, di sinistro e in pallonetto. Sì, è tutto vero.

Gattuso ai tempi del Perugia. LiveraniGattuso ai tempi del Perugia. Liverani
Gattuso ai tempi del Perugia. Liverani
Gattuso ai tempi del Perugia. Liverani
a scuola — Nella stessa stagione, ad appena 17 anni, debutta in Serie B nel Perugia della promozione in A. In quella squadra ci sono Max Allegri, Marco Materazzi, Gianluca Atzori, Andrea Camplone, Federico Giunti, Giovanni Cornacchini. Tutti futuri allenatori, a scuola da Giovanni Galeone. Anche Gattuso impara in fretta la lezione. È giovane, ma ha già la tempra e la personalità del Ringhio che oggi tutti conosciamo. Nella stagione 1996-97 arriverà l’esordio in Serie A e un altro scudetto Primavera, sempre nel club di Luciano Gaucci (il figlio Riccardo giocava nelle giovanili con Rino…), prima dell’improvvisa fuga a Glasgow, in piena notte. Gattuso è il primo talento italiano a sfruttare la sentenza Bosman per firmare il primo contratto da professionista all’estero. La famiglia Gaucci (“devo ringraziarla ancora oggi”, ammette Rino) ci rimane male, il figlio Alessandro va addirittura dai carabinieri a denunciarne la scomparsa. “Tanto dovrà fare qui il servizio militare”, dichiara ai giornalisti. Speranza vana. Gattuso ritornerà sì un anno dopo in Italia, ma con la Salernitana, prima di arrivare al Milan. Il resto è storia e oggi a Pisa il Perugia entrerà di nuovo in quella di Rino. Nel bene o nel male.

 Marco Guidi 

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