Gattuso: “Ora non deprimiamoci. Però manca il rispetto per le squadre italiane”

Dopo l’eliminazione, il tecnico azzurro vede il bicchiere mezzo pieno: “Siamo stati propositivi, ci mancano solo uomini ed energie che torneranno”. E bacchetta il Granada: “Nel primo tempo non si è giocato mai, dobbiamo farci rispettare”

Settimo posto in campionato ed eliminazione in Europa League ai sedicesimi di finale, contro il Granada. Ma Gattuso è ottimista per il futuro del suo Napoli. “Anche stasera abbiamo preso un gol assurdo, eravamo in 3 contro 1 in area. Il Granada ha fatto un gol con un tiro, non ricordo altre azioni. Ma il calcio è così, dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto perché abbiamo dimostrato di avere qualcosa in più di loro”.

RISPETTO

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E poi un messaggio: “Voglio dire una cosa, io penso che chi ci rappresenta debba farsi sentire un po’ di più. Parlo di arbitraggio e di rispetto verso le squadre italiane. Nel primo tempo abbiamo giocato solo 16-17 minuti effettivi, bisogna avere rispetto e non perdere tempo. Non si può stare fermi tre minuti ad ogni episodio. Se una squadra italiana interpreta una partita così, il giorno dopo se ne parla su tutti i giornali del mondo”.

UOMINI ED ENERGIE

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Tornando alla partita, Gattuso non mostra delusione nonostante l’uscita dall’Europa: “Ho visto una squadra vogliosa di fare e di macinare gioco, in difesa abbiamo giocato 1 contro 1. In questo momento ci mancano soltanto uomini ed energie. Li aspettiamo”. E poi ribadisce quanto detto nella conferenza stampa della vigilia: “La squadra deve stare tranquilla, qui la gente deve rompere le scatole al sottoscritto: le scelte le faccio io, il primo responsabile sono. I ragazzi devono stare tranquilli, il lavoro quotidiano è importante per noi e quest’anno non si è mai lavorato. Se deve pagare qualcuno, quello sono io”.

QUARTO POSTO

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Ora l’obiettivo stagionale resta il quarto posto in campionato, distante al momento 4 punti. “Se è possibile fare un filotto di vittorie per raggiungere la zona Champions? Se non ci deprimiamo, è possibile. Dobbiamo tornare quella squadra di inizio stagione che sa quello che deve fare e quello che vuole. Dobbiamo trovare continuità”. In questo senso il ritorno di Dries Mertens, tornato in campo dopo oltre due mesi dall’infortunio, potrebbe aiutare: “Mertens ha meno zoppia, meno dolore alla caviglia e una corsa più fluida. Oggi abbiamo esagerato facendolo giocare mezz’ora invece che dieci minuti, ma sta meglio”.

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