Gattuso: “Napoli, voglio più veleno, corsa e Insigne meno musone”

Giovedì la sfida con l’Az Alkmaar che potrebbe già qualificare ai sedicesimi di Europa League: “Va bene la qualità, ma serve giocare sempre insieme nel bene e nel male, la squadra non può farne a meno”

L’ultima trasferta del girone di Europa League potrebbe definire il futuro del Napoli in questa competizione con un turno di anticipo. Battere gli olandesi dell’Az Alkmaar significherebbe approdare ai sedicesimi. “La squadra è forte tecnicamente – attacca Rino Gattuso -, non può permettersi di non metterci il veleno e una corsa in più, la qualità ti fa vincere le partite, ma non tutte. Ci vuole una grande testa, voglia, l’obiettivo unico. Bisogna giocare sempre insieme nel bene e nel male, la squadra non può farne a meno. Con l’Az sarà una partita difficilissima, complicata, dopo di noi gli olandesi non hanno più perso, hanno sempre fatto risultato, se dai loro campo ti fanno male. Ci vuole una gara di livello, di rispetto”. Sulla diversità del modulo Gattuso ha chiarito: “A me sembra di sognare. Su un centinaio di partite ho sempre fatto 4-3-3, è il mio modulo, col 4-2-3-1 ne ho fatto 4-5. Non è una questione di modulo, di numeri, i giocatori forti bisogna farli giocare, ma se non ci mettiamo in testa che serve una corsa in più, qualcuno deve restare fuori, ma mi piace far giocare chi ha qualità. Ne parliamo troppo, non è un problema di modulo, ma di voler far fatica. Serve continuità”.

Rinascita Insigne

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Il ritorno dell’attaccante è stato sicuramente uno dei meriti dell’allenatore. “Mi aspetto ancora di più, è il capitano, voglio vederlo con meno muso, non è più un 23enne, deve fare quel salto di qualità, ecco perché gli rompo le scatole tutti i giorni. E’ musone, lui lo sa, ha ancora tanti anni e deve migliorare quest’aspetto. Poi tecnicamente e per il sacrificio è impeccabile, ma lo vorrei più allegro e meno musone, non deve fare 2-3 giorni di mutismo quando si spegne la luce. Ma lui lo sa”. Gattuso è contrariato per l’assenza di Osimhen. “Sì, mi scoccia, anche vederlo arrabbiato, non più sorridente, la sta vivendo male. Dobbiamo essere bravi noi a farlo sentire tranquillo, speriamo guarisca in fretta”. Intanto, Mertens è in ritardo: “Sta sbagliando tecnicamente, ma fisicamente rincorre, aiuta i compagni, lui lo sa che sta sbagliando qualcosa ma è fondamentale per noi, per lo spirito di gruppo. Lui è uno che in quelle occasioni ha la colla al piede e deve fare meglio”.

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