Gattuso carica il Napoli: “Momento difficile ma col Granada il dovere di crederci”

Il tecnico spera nella rimonta dello 0-2: “Purtroppo non recuperiamo nessuno. Mertens va in panchina. Le critiche? Sono meritate. È giusto essere massacrato, spero siano tranquilli i giocatori”

Le vigilie del Napoli sono un insieme di tensioni e di buoni propositi. Anche questa che precede il ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League, ha qualcosa di tanto particolare. Un dentro o fuori per intenderci, considerato lo 0-2 della gara di andata. “Sono da una vita in questo mondo, domani si entra in campo per vincere, le difficoltà ci sono, devo fare i conti ancora con le assenze, ho con me alcuni Primavera, ma devono essere pronti altrimenti fanno brutte figure. Abbiamo il dovere di provarci”, ha detto Rino Gattuso che per due giorni sarà obbligato a parlare nonostante il silenzio stampa, per non violare il protocollo della Uefa e incorrere in qualche provvedimento. La sfida con gli spagnoli presenterà qualche novità rispetto alle ultime partite, come lo stesso allenatore ha anticipato. “Koulibaly e Ghoulam erano a disposizione a Bergamo, e lo saranno anche domani, abbiamo perso Osimhen, per il resto non recuperiamo nessuno. Hysaj e Demme lavorano sul campo, ma non sono pronti per essere disponibili. Mertens? Ieri ha fatto 25’ di allenamento, verrà in panchina ma è fermo da tanto e avrà 10-20 minuti di autonomia, ha dato disponibilità ma non è al meglio. Vedremo se ci sarà bisogno di lui, come poter fare”.

Poche chiacchiere

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L’ambiente è scarico, non ha più voglia di vivere soltanto di delusioni. È da mesi che questo Napoli non reagisce e la situazione è diventata davvero imbarazzante. “C’è poco da dire, stiamo facendo prestazioni al di sotto delle possibilità, senza continuità, indossiamo una maglia storica, rappresentiamo una città fantastica e tutti si devono assumere le responsabilità, io per primo e c’è da parlare poco e migliorare le prestazioni ed i risultati. Ciò che facciamo non basta, abbiamo problemi di infortuni: bisogna parlare meno possibile e fare più fatti”, ha ammesso Gattuso che ha provato a motivare i suoi. “Mi aspetto di partire meglio rispetto all’andata. Conoscevamo le loro caratteristiche, ci siamo fatti sorprendere sulla profondità, in questo momento la squadra deve reggere bene: è successo pure a Bergamo con 4 gol evitabili. Dobbiamo annusare il pericolo, facciamo fatica. Prima sentivo parlare della difesa con la Juve, abbiamo difeso più bassi ma ci è andata anche bene. Serve più voglia”.

Obiettivo

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Dopo aver perso la finale di Supercoppa italiana ed essere usciti da Coppa Italia l’Europa League può essere un traguardo, secondo Gattuso. “Mi viene da ridere quando sento parlare di obiettivi. L’obiettivo è su tutte le competizioni, ma bisogna valutare come ci si arriva. Noi e la Juve abbiamo giocato di più, non riusciamo a recuperare, con 5 cambi vincevamo le partite con chi entrava ed ora siamo con l’acqua alla gola, non è una scusa. Chi gioca dà tutto, ma ho sempre detto che si vinceva con chi sarebbe subentrato. Ringrazio i giocatori per come stanno stringendo i denti ogni 3 giorni senza recuperare. Ci alleniamo poco e per giocare come vogliamo noi, di reparto, palleggiando dal basso, se non ti alleni quotidianamente fai fatica, non c’è una settimana per lavorare”.

L’impresa

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Potrebbe servire, domani sera, per ribaltare lo 0-2 dell’andata. Gattuso ci crede. “Dovremo essere bravi a non dare loro campo, sappiamo che caratteristiche hanno, non mollano mai, sono difficili da battere ma abbiamo il dovere di crederci. Negli occhi dei miei ragazzi ho visto un qualcosa, ci credono, abbiamo il dovere di farlo, nel calcio non si sa mai. La partita lì l’abbiamo vista, è una buona squadra ma possiamo metterla in difficoltà. Le critiche? Sono meritate, le cose non vanno bene, la responsabilità è la mia, è giusto essere massacrato, spero siano tranquilli i giocatori”.

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