Gasperini:”Non chiedo rinforzi, solo gente contenta di restare”. Frecciata al Papu?

Il tecnico alla vigilia dell’importante partita di domani in casa contro la Roma: “La fascia? Ho tanti capitani…”

Quando si va di rincorsa, e di questi tempi non è una novità per l’Atalanta, abituata a dare il meglio nella seconda parte della stagione, ogni appuntamento è un crocevia: da una parte la continuità, dall’altra la necessità di ricominciare da capo. La squadra di Gasperini, arrivata mercoledì a Torino al quarto risultato utile di fila per la prima volta nella stagione, è abituata a considerare la sfida con la Roma una tappa cruciale dei suoi percorsi. Lo sarà anche domani: appuntamento che l’Atalanta per l’11° anno celebrerà con una speciale maglia di Natale, con successiva asta e incasso in beneficenza. La partita numero 600 da presidente per Antonio Percassi: “È bello, soprattutto per la particolarità della sua storia: gliene auguro altre 6000”, ha detto Gian Piero Gasperini. Che non nasconde il peso di questi 90’. E sa anche che avversaria andrà a incontrare: “Indubbiamente troviamo una Roma in ottime condizioni, soprattutto nelle ultime partite: segna tanto, ha trovato il passo giusto, era forte già anno scorso e si è migliorata. Fonseca ha fatto un grande lavoro, si vede che è una squadra con conoscenze consolidate. Oggi è una delle big del campionato, e arriva in uno scorcio avvincente del campionato: una partita interessante e importante anche per verificare il nostro momento”. Così importante da meritare tutte le sue attenzioni, ed è la via più facile – il Gasp la imbocca volentieri – per dribblare altri argomenti. Anzitutto l’eterno caso Gomez («La squadra sta facendo risultati e domani abbiamo la Roma: parliamo di calcio») che pone anche la questione fascia di capitano quando il Papu non è in campo, come si è visto a Torino: “La fascia si dà in base all’anzianità e all’appartenenza, al numero di presenze giocate: io sono per avere più capitani. I capitani sono anche altri, oltre a quello che porta la fascia: Toloi, Freuler e De Roon per me sono come capitani, è importante che ci siano più giocatori che possano essere punti di riferimento».

Punto mercato

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E poi l’argomento mercato di gennaio: «In che reparto possono servire rinforzi? Domani, contro la Roma, dovremo avere un buonissimo reparto difensivo, a centrocampo e in attacco… La nostra attenzione è solo su questa partita. Maehle? Ne parlerò se e quando arriverà. Posso dire che spero di recuperare presto Pasalic, e che non ho intenzione di chiedere acquisti a centrocampo. Semmai di avere solo gente contenta di stare qui». Ci si può leggere un riferimento a Gomez, ma il rendimento offensivo non può dipendere solo da lui.

Migliorare in attacco

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E lì sì che l’Atalanta può crescere: «Abbiamo 12 marcatori diversi, più di tutti: è sempre stata una nostra caratteristica, ma resta l’esigenza di essere più prolifici. Però abbiamo creato tanto anche in partite negative come contro lo Spezia e soprattutto il Verona: in questo calcio così strano gli episodi cambiano le partite e alla fine quello che conta sono i risultati, non i gol che fai. Se non vinci 4-2 ma 1-0, va bene lo stesso. Di sicuro era fondamentale trovare soluzioni diverse, e le abbiamo trovate: ora ci serve una striscia lunga di risultati, per confermare le prestazioni che stiamo facendo». Serve anche ritrovare il miglior Ilicic («Si è allenato e anche bene, l’h visto calciare di nuovo con buona forza») e trovare finalmente Miranchuk: «Siamo a dicembre e l’abbiamo avuto a disposizione veramente poco: ha talento, buona gestione della palla e qualità di passaggio, guarda sempre avanti sugli attaccanti. Non è un giocatore offensivo, ama stare in mezzo più che sull’esterno: un giocatore da ultimo passaggio. Vanno rispettate queste sue caratteristiche e sfruttate le sue qualità per come possono essere utili alla squadra»

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