Gasperini: “Uno dei percorsi migliori da quando sono qui, ora serve un altro filotto”

L’allenatore della Dea ha presentato la sfida con l’Udinese: “Una partita che può dare slancio. Ci aspettano 13 match molto duri”

Dal nostro inviato  Andrea Elefante

3 marzo – ZINGONIA

Non “il” crocevia, ma un crocevia importante. Lo ha detto Gian Piero Gasperini già domenica scorsa, dopo la sconfitta contro il Milan, e lo ha fatto capire anche ieri: la gara di domani pomeriggio contro l’Udinese ha un peso specifico non banale, per la stagione dell’Atalanta.

“E’ una partita che ci può ridare slancio”, ha detto in conferenza il tecnico nerazzurro. Ma la frenata delle tre sconfitte nelle ultime quattro partite va circostanziata, spiega. “Dobbiamo rimproverarci i punti persi con Sassuolo e Lecce, quelli ci mancano. Ma anche quelle sono state partite che hanno evidenziato quanto questo sia un campionato equilibrato e difficile: certi problemi di discontinuità riguardano un po’ tutti, anche chi ci sta davanti”. Per questo è difficile, oggi, dare una “quota Europa”: “Mancano troppe partite e c’è anche una componente aleatoria legata a risultati imprevisti: molte squadre sono migliorate e a volte sono guidate da una forza “della disperazione”, che serva a salvarsi o a puntare all’Europa. Vedo equilibri notevoli, spesso l’esito delle partite è legato a degli episodi”. Ha avuto questi problemi anche l’Udinese, “come si è visto dopo la gara contro di noi all’andata: a Udine avevamo fatto un’ottima gara, giocando anche meglio rispetto alle partite precedenti che pure avevamo vinto. Loro hanno qualche difficoltà da un po’ di tempo: evidentemente qualche problema c’è, speriamo non li risolvano domani”.

Percezione

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Al di là dei recenti alti e bassi, trovarsi a metà fra l’opportunità di guardare all’Europa più nobile e la necessità di dover mantenere le distanze da chi segue è una prospettiva che Gasperini valuta vedendo il bicchiere mezzo pieno: “Mi pare un bel guado, il nostro. Abbiamo perso qualche punto, ma facendo un percorso comunque straordinario, se chiedete a me. Dipende da come si guardano le cose: se esamino l’arco delle mie stagioni, questo è uno dei percorsi migliori. Poi, certo, fino a due partite fa eravamo in zona Champions e questo per qualcuno ha cambiato la percezione su quello che si deve fare, muta dei giudizi che diventano opinabili. Ripeto: in percentuale, rispetto alle nostre possibilità, stiamo facendo buonissime cose ed è da inizio stagione che abbiamo continuità, stabilità, e siamo in alta classifica. Per rimanere su ora servirà qualche filotto, di quelli che ti allontanano dalle squadre che arrivano da dietro, ora più vicine appunto grazie a qualche filotto”.

Finale

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Dunque altre buonissime cose dovrà fare l’Atalanta: “So cosa ci aspetta: 13 partite molto dure, a cominciare da domani. Per tutti, anche per noi”. E il fatto che di solito in questo periodo – a parte la stagione scorsa – l’Atalanta inizi a volare non è una garanzia assoluta: “Alle squadre non sempre dai le caratteristiche che vuoi e non è solo questione di preparazione. Sul piano fisico e atletico abbiamo trovato anche squadre più forti di noi, ma nonostante questo abbiamo fatto anche più di altri, in poche partite siamo stati messi sotto. La squadra deve andare avanti così”.

Pasalic

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Domani, a parte Hateboer, Gasperini non avrà Zapata, Palomino e Scalvini. Forse recuperabili per Napoli: “Tutti e tre non sarà facile, ma una speranza c’è”. Intanto ritorna Pasalic, non l’unico a cui il tecnico chiede e chiederà qualcosa di più: “Ci sono giovanotti che con la loro crescita ci hanno dato una grande contributo, ora servirà che anche altri diano qualcosa di importante. C’è qualche assenza che oggi pesa più che in altri periodi: qualcuno finora ha fatto bene solo a spazzi, serve più continuità da parte di tutti”.

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