Gasperini è una furia, insulti pesanti e rissa sfiorata con i dirigenti della Fiorentina

FIRENZE – Il confronto tra Fiorentina e Atalanta, dopo il duello sportivo sul campo, è proseguito con toni molto più pesanti nell’immediato post-gara. Protagonista di una nottata mai così infuocata nella pancia del Franchi è stato il tecnico nerazzurro Gian Piero Gasperini, che rientrando negli spogliatoi dopo il pari contro i viola (mal digerito, specie per il contestato rigore assegnato dal Var per fallo di mano di Toloi) si è reso autore di due episodi di estrema tensione che non sono certo passati inosservati. A cominciare dai rappresentanti della Procura Federale che – presenti sul posto – hanno preso nota dell’accaduto e oggi potrebbero aprire un fascicolo d’inchiesta. Prima, rientrando negli spogliatoi, l’allenatore della Dea ha avuto un battibecco (con tanto di offese) con il personale presente all’interno dell’impianto e poi, scendendo verso le stanze riservate all’Atalanta, ha avuto un secondo faccia a faccia con i dirigenti della Fiorentina, coi quali – tra una pioggia di altri insulti – è stato sfiorato il contatto fisico

La Viola non perde mai, l’Atalanta non molla mai

Sempre King Arthur

Una notte da archiviare in fretta ma dove a prendersi ancora la palma del man of the match è stato Cabral che nel momento più delicato della partita si è caricato la squadra sulle spalle, colpendo dagli undici metri e siglando con l’Atalanta il suo quindicesimo gol stagionale. Non sembra avere proprio più voglia di fermarsi il numero 9 che da due mesi sta vivendo il momento più bello della sua avventura a Firenze, pur tra qualche rammarico visto che l’1-1 ottenuto in rimonta sulla Dea ha frenato la rincorsa della Fiorentina verso l’Europa: «Abbiamo fatto una grande gara, creando tante opportunità per vincere. Meritavamo più punti ma il calcio è così. Adesso dobbiamo restare concentrati sulla prossima partita: con il Lech ci aspetta una sfida vitale» ha spiegato la punta.

Grazie Nico

Ed proprio come nel turno d’andata, dove dopo nemmeno 4’ l’ex Basilea ha fatto centro (diventando il capocannoniere della Conference insieme a Jovic), l’obiettivo di Cabral è quello di colpire ancora. Magari di nuovo su rigore, se mai Gonzalez – lo specialista dagli undici metri – gli concederà per la seconda volta di fila questa responsabilità: «Nico è il primo rigorista e ci tengo a ringraziarlo per l’opportunità che mi ha dato. Ma sa bene che anche io sono un buon tiratore…» ha scherzato King Arthur. 


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