Gasp nasconde l’Atalanta: “Scudetto? Siamo fuori strada. Ma Ilicic sta meglio!”

Il tecnico alla vigilia del debutto: “Sarà un campionato molto diverso dall’anno scorso: a parte Juve e Inter, e Lazio e Roma che erano già forti, ci sono squadre come Milan e Napoli, ma anche Fiorentina, Sassuolo, lo stesso Torino”

Dal nostro inviato Andrea Elefante

25 settembre – Zingonia

Il debutto migliore per chiedere, soprattutto alla sua squadra, di non guardarsi alle spalle. E’ l’imperativo di Gian Piero Gasperini per la stagione che inizia domani al Grande Torino, dove nove mesi fa la sua Atalanta, vincendo 7-0, diede una delle più straordinarie (nel senso letterale di fuori dall’ordinario) dimostrazioni di forza della sua straordinaria stagione.

Da capo

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Ciò che è stato non conta, come disse alla prima conferenza dell’anno: ”Resettare e ripartire da zero”. Senza strani pensieri in testa, tipo lo scudetto: ”Se partiamo con quell’obiettivo siamo fuori strada. Iniziamo e poi strada facendo ci porremo degli obiettivi. Sarà un campionato molto diverso dall’anno scorso: a parte Juve e Inter, e Lazio e Roma che erano già forti, ci sono squadre come Milan e Napoli, ma anche Fiorentina, Sassuolo, lo stesso Torino, che ora sono più rodate e competitive. Il livello si è alzato, sarà un campionato molto più equilibrato”. O tipo un’altra partita come quella di gennaio: ”Noi quel 7-0 l’abbiamo rimosso, come facemmo dopo aver preso sette gol a San Siro. Si riparte da 0-0: come cancelli i risultati negativi, devi cancellare anche quelli positivi. E poi il Torino è un’ottima squadra, costruita per ambizioni importanti. Ha cambiato allenatore, dunque è in fase di rodaggio, ma le capacità di Giampaolo sono riconosciute”.

Il premio

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Anche le sue, se per la Uefa – sulla base delle valutazioni di colleghi e giornalisti – è stato il miglior tecnico italiano della scorsa stagione: ”Soddisfazione enorme perché è un riconoscimento internazionale: un premio alla stagione straordinaria fatta tutti insieme, anche se mi è venuto da pensare: se fossimo riusciti a reggere ancora un minuto con Psg…”. Resettare e ricominciare, sapendo che la squadra sarà al massimo solo fra tre partite, dopo la sosta: “Ma stiamo abbastanza bene, abbiamo lavorato meglio di quanto pensavo quando abbiamo ripreso. Con tempi differenti per i tanti nazionali in giro e considerando che qualcuno ha avuto problemi, ma globalmente è stato fatto un lavoro abbastanza completo”. Ma sapendo anche che la stagione inizierà con la stessa Atalanta con cui Gasp ha chiuso quella passata: “Le prime tre partite sì. Sono arrivati altri giocatori, tutti molto interessanti: da vedere sul campo, ma la fiducia è molta. Però Romero, che ha già fatto alcune delle sue entrate, per domani è squalificato… Piccini e Miranchuk hanno bisogno di tempo: non si sono ancora mai allenati con la squadra, spero di averli dopo la sosta. Lammers e Mojica sono arrivati a Bergamo solo l’altri ieri. In prospettiva vedo buone soluzioni, nell’immediato siamo quelli che avevano finito: ma sono solo tre partite, ne abbiamo giocate tante dopo il lockdown…”.

Acquisti

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Il mercato non regalerà altre grandi sorprese, ma Gasperini non ne chiede: ”C’è un tetto per stranieri, nel caso bisognerà guardare di più al mercato italiano. Siamo un po’ più contati in mezzo, ma senza infortuni siamo a posto lo stesso, anche perché quest’anno Malinovskyi si vedrà più da centrocampista e Pasalic molto più in quel ruolo. Quando tutti i nuovi saranno inseriti avremo diverse soluzioni e davanti, considerando che Lammers – buon giocatore – gioca nello stesso ruolo di Zapata e Muriel, c’è quasi affollamento. Però giocheremo quasi sempre tre partite a settimana e le cinque sostituzioni consentiranno di ruotare di più. Poi molto, per le soluzioni e gli equilibri offensivi, dipenderà dal recupero di Ilicic”.

Attesa

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E qui gli occhi di Gasperini si illuminano: non parlano di fretta, ma di speranze più nitide. ”Siamo più fiduciosi rispetto a qualche settimana: non parlo di tempi di rientro rapidi, ma del fatto che siamo più avanti rispetto a quanto potevamo pensare a giugno. Stiamo ritrovando l’Ilicic che conoscevamo: ora dobbiamo rimetterlo in condizione, ma sta superando tutte le sue difficoltà, lo stiamo recuperando anzitutto come persona”. L’idea di farlo rientrare in gruppo per un ritiro prepartita già oggi, pur senza giocare, può attendere: ”Calma, è più importante che da tre giorni stia facendo ottimi allenamenti. Proprio per questo, bisogna insistere: si ferma qui ad allenarsi oggi e domenica mattina lo farà con la squadra. Se fa bene anche la prossima settimana, dopo la sosta si potrà programmare qualcosa di più preciso: senza fretta. Tanto in gruppo c’è già, e ha anche voglia di scherzare. L’altro giorno, parlavamo di Miranchuk, mi ha chiesto: “Cosa ha in più di me?”. Gli ho risposto: “La testa” e abbiamo riso. Quando scherza così vuol dire che le cose vanno bene…”.

Le novità

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Chiusura sulle novità regolamentari da lui più volte invocate, e Gasperini non nasconde cosa ha pensato, sentendo Rizzoli citare il rigore per fallo di De Roon concesso alla Juve a luglio come errore da correggere: “Finalmente… Ma a parte quel nostro rigore, c’erano state troppe situazioni da confusione totale, succedeva tutto e il contrario di tutto. Un po’ più di chiarezza su quando è rigore e quando non lo è, come dev’essere quando c’è un regolamento serio. Quello non è cambiato, cambieranno le interpretazioni: che l’anno scorso, a detta di tutti, non erano così chiare”.

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