Gasp: “Dea in difficoltà? O non capisco niente io, o il nostro livello è questo”

Il tecnico alla vigilia della sfida con l’Empoli: “La sosta può farci benissimo, soprattutto se vinciamo… Recupereremo Djimsiti e Koopmeiners e potremo giocarci le nostre chance”

Dal nostro inviato Andrea Elefante

16 marzo – zingonia (Bg)

È quasi difficile dire se il momento peggiore sia per l’Atalanta o per l’Empoli: i punti fatti nelle ultime sei partite dicono che la striscia più negativa è quella della squadra di Zanetti, che arriva da tre sconfitte consecutive, ma considerando il peso della rosa e le aspettative stagionali, l’incrocio di domani è più delicato per la Dea, che ha anche un dubbio Zapata, al di là delle assenze di Koopmeiners e Djimsiti.

Ottimisti

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È vero che frena anche chi sta davanti, ma l’Europa non aspetta e serve una vittoria per ripartire: l’ultima è stata quella dell’Olimpico contro la Lazio, l’ultima in casa addirittura del 28 gennaio, contro la Sampdoria. Il trend per certi versi è simile a quello che nella scorsa stagione potrò ad una flessione sconfinata nella mancata qualificazione europea, ma Gian Piero Gasperini spiega perché sarebbe sbagliato pensare a un sequel di quel film: “Bisogna essere ottimisti perché siamo ancora lì, e da 26 giornate, e forse non era mai successo da quando sono qui che l’Atalanta stesse così in alto per 26 giornate, con questa continuità. Perché ho sempre visto la squadra con entusiasmo, voglia, a posto atleticamente e psicologicamente. Perché dopo la sosta recupereremo anche Djimsiti e Koopmeiners e ci giocheremo le nostre chance”.

sosta preziosa… se si vince

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La chiave è non fare di questa sosta un lungo periodo di due settimane dedicato a bilanci negativi e analisi sui perché: “La sosta può farci benissimo, soprattutto se vinciamo domani… Per questo dobbiamo spingere forte, per prepararci poi ad una volata di 11 partite: se invertiamo la tendenza e troviamo un filotto positivo, torniamo in corsa per tutto. Dodici partite sono tante e abbiamo tutte le intenzioni di giocarci le nostre chance. Del resto quasi tutti hanno qualcosa da recriminare e in tanti fanno fatica a vincere: come previsto, da gennaio è iniziato un campionato più duro ed equilibrato, in cui chiunque può togliere punti a chiunque, tante squadre hanno ambizioni aperte e chi è dietro si è avvicinato, con il mercato di gennaio o grazie a una crescita. Il problema è che si fa fatica ad accettare che l’Atalanta possa avere un momento di difficoltà. Non tutto ha una sola spiegazione e allora dico che le cose sono due: o l’allenatore non capisce niente o questo è il rendimento possibile per l’Atalanta”.

dubbio zapata

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La ricetta possibile è fin troppo ovvia: vincere domani. “Ne abbiamo bisogno per avvicinarci a chi sta davanti e rilanciare su chi abbiamo alle spalle. Ma non basta una partita: serve una serie, ovviamente a cominciare da domani. E non sarà facile, non solo perché l’Empoli ha dimostrato la sua forza vincendo con l’Inter: squadra che gioca a calcio, giovane, fresca. Servirà un gran bella partita”. E ovviamente segnare. Zapata, che ieri non si è allenato per precauzione, viaggia sul filo della convocazione, dipenderà dall’allenamento di oggi pomeriggio: “Arriva da diversi infortuni, a volte i suoi dubbi dipendono da sensazioni, percezioni che oggi valuteremo. Se lo metterò in lista, sarà perché può andare in campo: poi dipenderà dalla condizione e dalla sua disponibilità se dall’inizio o magari in corsa. Se lo vedrò convinto potrà anche giocare titolare, altrimenti può entrare dopo. La recente carenza di gol – anche se in generale abbiamo sempre costruito abbastanza – dipende pure dalle avversarie; da giornate un po’ così di attaccanti che in precedenza avevano fatto benissimo; dal fatto che serve di più anche da chi entra dalla panchina”. Primo indiziato per il riferimento, Luis Muriel: “La sua condizione ora è migliore, ma quando è stato disponibile, è sempre entrato: quando non gioca dall’inizio è perché penso che non abbia i 90’. Ci serve una fase offensiva più prolifica e non trovo giusto separare Zapata e Muriel da Lookman e Hojlund, che come tutti possono avere un momento di appannamento. È solo se tutto il reparto alza il rendimento che si alza anche quello della squadra”.

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