Gasp: “A Udine con la miglior Atalanta, malgrado le assenze”

Il tecnico in vista dell’Ajax non ha convocato Gomez e Ilicic: “Io sono il garante della squadra. È ora di far giocare anche gli altri”

Dal nostro inviato Andrea Elefante

5 dicembre – Milano

Sarà vera Atalanta, dice Gian Piero Gasperini, dunque in teoria non sarà vero turnover. Però non ci saranno Gomez e Ilicic: il tecnico ha annunciato, già prima di ufficializzare l’elenco dei convocati, che i due domani a Udine non ci saranno. Come Miranchuk (ancora positivo), Pasalic (pubalgia) e Mojica (risentimento muscolare) e al contrario di Gollini (“Gioca titolare”), Lammers (“Recuperato”) e Malinovskyi (“È uscito dal Covid, ma ha fatto solo un allenamento con noi”). Resta da capire se la doppia esclusione per scelta del Gasp sia una decisione influenzata anche dal diverbio di mercoledì con il Papu, poi sostituito nell’intervallo della gara con il Midtjyllan proprio a vantaggio dello sloveno, o se invece vada vista esclusivamente in funzione dell’incrocio decisivo di mercoledì con l’Ajax.

Tocca agli altri

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Il tecnico ammette che “il Papu ha bisogno di far decantare questa situazione e inoltre ultimamente ha viaggiato e giocato molto: sarà pronto per l’Ajax”. Ma sottolinea anche che “è stato il giocatore che ho utilizzato di più da quando sono qui, ed è sempre stat straordinario, un giocatore incredibile, ma ciò non toglie che io faccio l’allenatore e le decisioni, nel bene e nel male,le prendo io. La squadra deve sentirsi tutelata dal giocatore più forte all’ultimo: cerco sempre di fare scelte in favore della squadra, sono un garante della squadra”. Quanto alla mancata convocazione di Ilicic, “io gli sono stato dietro molto e ho investito molto sul suo recupero, ma ho bisogno di ritrovare il miglior Josip, deve dare segnali anche lui: ne ha dati, ma da lui mi serve una marcia in più, per aiutare davvero la squadra. E non dimentichiamo che abbiamo giocatori come Malinovosky e Miranchuk, finora anche un po’ trascurati: sono un patrimonio della società, sarà giusto dare chance anche a loro”.

Non decisiva

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Resta il fatto che l’Atalanta si giocherà ad Amsterdam l’accesso agli ottavi di finale di Champions – con due risultati su tre a disposizione – e avere la testa all’Europa, dedicargli le energie migliori, stavolta potrebbe essere una scelta ancora più accentuata. Però Gasperini parla di “miglior Atalanta possibile: abbiamo avuto cinque giorni per lavorare e poi ne avremo tre per pensare alla gara di Amsterdam: chi è qui è da Atalanta, dunque è in grado di giocare in campionato e in Champions. E comunque non si può pensare alla partita con l’Ajax come se fosse quella che decide tutta la nostra stagione: andare avanti sarebbe un grande traguardo, ma non è che poi vinciamo la Champions. E se non andiamo in Champions siamo già in Europa League: due anni fa c’erano 15.000 persone che venivano a vederci a Reggio Emilia in Europa League e superare il girone era considerato un risultato straordinario. Quest’anno l’abbiamo già raggiunto”.

Equilibrio e sudore

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Quello che è da raggiungere di nuovo è un buon equilibrio fra i gil segnati (improvvisamente pochi) e quelli subiti (ultimamente meno rispetto al solito): “Le soluzioni vanno trovate in campo: le stiamo cercando e le stiamo trovando, man mano che recuperiamo tutti e la miglior condizione. In questo momento è difficile giocare con tre giocatori fuori dalla linea difensiva: magari è questione di condizione, ma stiamo adottando una soluzione che ci protegge di più. E in ogni caso il segnare meno è anche casuale, perché le occasioni ci sono state”. Anche se Zapata è lontano dal suo rendimento: “Sono molto dispiaciuto per lui, è stato molto maltrattato per la partita di mercoledì. Quello che abbiamo scritto sul collo della maglietta, ‘la maglia sudata sempre’, per noi vale sempre. E lui, come tutti, sotto questo punto di vista non è mai mancato, non ho neanche una virgola da rimproverargli”.

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