Fulmine Sansone, poi gran gol di Pobega: il Milan delle riserve fa 1-1 a Bologna

Pioli ne cambia dieci in vista del Napoli e la squadra risponde bene come atteggiamento, ma la qualità si abbassa troppo. Rossoblù in gol dopo 33 secondi, pareggio del centrocampista

Dal nostro inviato Luca Bianchin

15 aprile – Bologna

Stefano Pioli quasi sbanca il casinò di Bologna: va all in come previsto con il Milan B – tutte riserve, tranne Maignan – e non vince per dettagli. Un salvataggio qui, un tiro sbagliato là, forse un rigore non dato. Bologna-Milan così finisce 1-1 e il Milan fa un passetto avanti in classifica: sale a +2 sull’Inter, che giocherà in serata col Monza, e raggiunge al terzo posto la Roma, in campo domani con l’Udinese. Un bilancio tutto sommato deludente: altri due punti lasciati in una lotta Champions che resta un grande mistero. In tutto questo, il rimpianto più grande è per due giocate di Leao sprecate da Brahim Diaz, mentre è probabile si sentiranno proteste per due episodi in area: un pestone di Soumaoro su Rebic nel primo tempo e un braccio di Lucumi nel secondo. Massa ha detto “niente rigore”. De Ketelaere e Origi, sostituiti al 70esimo, meritano due parole a parte. La loro stagione prosegue piatta, triste, senza un sussulto. Al netto delle attenuanti di giornata – non semplice giocare in una squadra tutta nuova – De Ketelaere è stato ancora una volta spento e Origi isolato, innocuo. La voglia di provare a invertire la tendenza, mai vista.

I gol

—  

Rivediamo i gol. Il Bologna segna dopo 33 secondi: Posch sfonda a destra e crossa basso, Sansone anticipa Kalulu e la mette sotto la traversa. Maignan, attrezzato per parate e miracoli, non potrebbe arrivarci neanche con la prolunga. Il Milan pareggia al minuto 40: buon cross di Ballo-Touré a sinistra, sulla respinta Rebic cerca una giocata in area e Schouten allontana in zona Pobega, che da fuori area trova un gran sinistro. Palo interno e gol.

Due Milan in uno

—  

Il Milan, con la testa decisamente alla Champions, ha cominciato malissimo ma nel primo tempo ha controllato la partita, complice un Bologna molto passivo. Certo, la qualità media da metà campo in su – molto inferiore alle abitudini – ha limitato le occasioni. Skorupski si è allungato su un colpo di testa di Rebic, forte ma centrale, ha deviato una punizione di Florenzi e ha avuto qualche brivido per una deviazione di Kalulu si tiro di Saelemaekers e un bel cross di Rebic non raggiunto da Origi. Per il resto, un primo tempo a ritmo contenuto, in cui il Bologna non ha mostrato nulla più di un contropiede Ferguson-Barrow chiuso da un tiro alto di Aebischer. Pioli, a poco a poco, ha rimesso in campo la sua squadra titolare. Dopo 57 minuti, dentro Calabria e Messias. A venti dalla fine, Diaz e Leao per De Ketelaere e Origi. E qui la partita è cambiata, un po’ per le giocate dei nuovi – Leao e Messias soprattutto –, un po’ perché il Bologna si è attivato quel poco che bastava per scaldare il suo stadio.

Le occasioni chiave

—  

Pioli così rimpiange di non aver segnato il 2-1 negli ultimi 20 minuti. Queste le occasioni chiave. Minuto 29: bella giocata di Messias a destra, cross basso e palla che rimbalza prima su Rebic, poi fuori. Minuto 30: sterzata di Leao a sinistra, palla dietro per Pobega e potenziale doppietta cancellata solo da una deviazione di Lykogiannis. Minuto 39: contropiede di Leao – altro livello – che accelera a sinistra e mette Diaz davanti alla porta. Minuto 43: altra palla di Leao per Brahim che, dopo il tiro fuori di quattro minuti prima, nemmeno prende la palla.

Bologna

—  

Thiago Motta, rispetto all’ottimo passato recente, invece va a casa deluso. Ha avuto qualcosa da Dominguez e Zirkzee nel secondo tempo ma in generale non ha mai dato fastidio a Maignan, come se il vantaggio iniziale avesse paradossalmente spento il sabato pomeriggio. Nel complesso, una partita più brutta che bella, senza sussulti di qualità. Nell’anniversario di nascita di Leonardo da Vinci, mettiamola così, non un omaggio alla creatività.

Precedente Bologna-Milan 1-1, le pagelle: altra occasione sprecata da De Ketelaere. Posch sempre incisivo Successivo Paulo Sousa: "Temo il Torino, la sua squadra è una delle più intense di A"