Frosinone, pari all’ultimo respiro. Genoa ko col Cittadella e contestato. Colpo Palermo

Sudtirol raggiunto solo al 95’. La Reggina si avvicina alla capolista passando in casa del Brescia. Ascoli-Como 3-3 tra mille emozioni. I siciliani passano a Benevento e mettono nei guai Cannavaro

L. Pastuglia – M. Antonelli

4 dicembre – Milano

E’ la Reggina a uscire meglio dal 15° turno di B: la squadra calabrese vince e Brescia e accorcia le distanze dalla capolista Frosinone. La domenica di B inizia con il 3-2 del Modena nel derby contro la Spal, nell’anticipo dell’ora di pranzo. Nelle gare del pomeriggio, il Frosinone capolista rischia il crollo ma strappa in extremis un prezioso 1-1 contro il Sudtirol. Ne approfitta la Reggina, che vince 2-0 a Brescia e si porta a -3 dalla squadra di Grosso, sola in vetta con 32 punti. A Marassi, la rete di Antonucci mette k.o. il Genoa e regala il successo al Cittadella, mentre Ascoli-Como si chiude con un pirotecnico 3-3. Cosenza-Perugia e Bari-Pisa terminano senza reti. Il Palermo passa 1-0 al Vigorito, contro il Benevento, grazie a un guizzo di Brunori.

sudtirol-frosinone 1-1

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Nella parte iniziale del primo tempo, si vede di più il Sudtirol. Prima una punizione dalla sinistra di Caviglia vede Odogwu mancare la deviazione sotto porta. Poi la risposta di Insigne porta Poluzzi alla super parata all’incrocio, quindi al 24’ il gol di De Col, che di testa la deve solo piazzare nell’angolo alla sinistra di Turati, dopo il cross di Rover. Il Frosinone tenta di fare gioco ma è poco incisivo negli ultimi metri. Nella ripresa i gialloblu provano ad alzare la pressione e al 61’ Insigne, su punizione, centra in pieno il palo a Poluzzi battuto. Nel finale, è assedio del Frosinone che schiaccia il Sudtirol in area: mentre Frabotta, solo di fronte al portiere rivale, calcia incredibilmente a lato poco prima del 90’. Alla penultima azione, il pari di Monterisi che fa scattare la festa ospite: Insigne dalla sinistra, piattone di Szyminski e tap-in del numero 30.

genoa-cittadella 0-1

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Nei primi 25’ il Genoa va vicino al gol con Aramu e Strootman, ma Kastrati è in giornata di grazia e devia entrambi i tiri in angolo. Nel finale di frazione, poi, il Cittadella chiede rigore dopo il contatto prolungato in area tra Bani e Magrassi, che cade per primo. Per Pairetto non c’è però nulla, e anche il Var conferma. Così come fa per il gol di Antonucci che sblocca il risultato al 62’: dalla destra Danzi serve la punta che col destro la mette sul secondo palo, ed è tenuto in gioco da Hefti. I rossoblù cercano subito la reazione rabbiosa con Gudmundsson, servito da Coda, ma Kastrati mura in uscita. In un finale al cardiopalma, altro brivido per il Cittadella: Cassandro sottoporta rischia l’autorete in deviazione, ma la palla finisce in corner. Poi l’occasione mostruosa divorata da Tounkara, che in contropiede a tu per tu con Semper la manda fuori. Quindi, ancora un super Kastrati sul tiro ravvicinato di Yalcin. Finisce 1-0, tra i fischi e i cori dei tifosi genoani contro giocatori e l’allenatore Blessin.

brescia-reggina 0-2

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Parte forte la Reggina e va subito in vantaggio con Fabbian al 4’, per il primo gol del pomeriggio: cross dalla sinistra di Rivas, terzo tempo del centrocampista di proprietà dell’Inter e palla in rete. Il Brescia subisce così il colpo e il raddoppio: sponda area di Fabbian per l’inserimento in area di Menez, che con un tocco sotto scavalca Andrenacci. Il portiere delle Rondinelle è super nel finale dei primi 45’: prima la respinta sul tiro da fuori di Hernani, poi mura da vicino il mancino di Rivas. Lo stesso vale per Colombi che in due tempi blocca l’insidioso tiro di Ndoj, evitando l’anticipo di Moreo. Nella ripresa è ancora pericoloso Hernani al 61’, ma il suo tiro a giro esce di poco. Così, ecco i cambi di Inzaghi che spezzettano il ritmo del gioco. Nell’ultimo quarto d’ora, i tiri di Viviani e Canotto non impensieriscono i portieri.

ascoli-como 3-3

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Al Del Duca pari ed emozioni a non finire. Pronti, via e l’Ascoli è subito in vantaggio al 6’: angolo dalla destra di Falasco, mischia in area dopo la torre di Collocolo e Cerri devia col ginocchio nella sua porta, a pochi centimetri dalla linea. Per i bianconeri c’è però poco tempo per esultare, perché una dormita difensiva permette a Iannou di servire Mancuso dentro l’area (17’), che dalla sinistra infila in diagonale sul secondo palo. Il gol carica la squadra di Longo e intimorisce quella di Bucchi, così al 29’ arriva 2-1 dei lombardi: sempre Mancuso — dimenticato da Simic e per lui doppietta dopo tre mesi di digiuno — la piazza di testa sul secondo palo dopo il cross dalla destra di Cutrone. Nel finale di primo tempo, l’Ascoli va vicino al 2-2 con una girata di Gondo (entrato per l’infortunato Dionisi) che si spegne di poco al lato. L’attaccante, però, viene espulso al 20’ della ripresa per un brutto fallo sulla gamba destra di Vignali, deciso da Chiffi dopo il consulto con il Var. La mazzata non colpisce però i marchigiani, che al 73’ pareggiano con Ciciretti sfruttando la fase di rilassatezza degli avversari: Falasco dalla sinistra per il trequartista, che controlla con il mancino e di punta beffa Ghidotti. Blanco (appena entrato) fa 2-3 al 79’ in scivolata su assist di Ghidotti, all’83’ ci pensa poi Simic nel realizzare il definitivo 3-3 con un’incornata all’incrocio da angolo.

bari-pisa 0-0

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Poche emozioni e tanto equilibrio al San Nicola nel primo tempo. Al 30’ Antenucci, servito da Scheidler, calcia di mancino trovando l’opposizione di Livieri, ma l’arbitro Cosso aveva già fermato tutto per fuorigioco. A inizio ripresa, si accende finalmente la partita: cross in mezzo di Botta, Rus cerca l’anticipo su Antenucci in scivolata colpendo in faccia Scheidler, che, con porta sguarnita e Livieri a terra, manda involontariamente fuori. Nell’azione seguente, Di Cesare salva in scivolata un pericoloso cross dalla sinistra, indirizzato al centro dell’area per Tramoni. Il Pisa chiede quindi un rigore che poteva starci al 55’: Caprile esce a vuoto e centra in pieno la faccia di Idrissa Touré (episodio molto simile a quello tra Szczesny e Messi in Polonia-Argentina), ma si continua. Al 76’, il secondo giallo a Rus per un pestone su Folorunsho, e poco dopo il Bari, caricato dalla superiorità numerica, trova una traversa con Pucino, in seguito a un corner di Maiello. I pugliesi sono sfortunati anche all’85’, con un’altra traversa di Benedetti.

cosenza-perugia 0-0

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A Cosenza, meglio il Perugia nel primo tempo, vicino al gol con un tiro di Di Carmine (di poco alto) e con un filtrante di Sgarbi per Kouan, che da ottima posizione trova la respinta di Marson. Nel finale super occasione per Paz, che solo dentro l’area tenta un tiro di controbalzo finito però fuori. Nella ripresa, da angolo, non si capiscono Curado e Gori, ma Larrivey da posizione angolata non inquadra la porta (66’). Simile discorso due minuti prima nell’area calabrese, con Vaisanen che colpisce di petto ma beffa quasi il suo portiere. Nel finale, l’ultima azione è un palo di Calò, dopo una serpentina in area umbra e un tiro di esterno destro che si stampa sul palo.

spal-modena 2-3

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Nell’anticipo dell’ora di pranzo, al Mazza i ritmi sono bassi nella prima parte di gara, con la sensazione però che il gol possa arrivare da entrambe le parti. Le combinazioni dalla sinistra di Celia per La Mantia sono sempre pericolose, sia all’8’ (colpo di testa centrale della punta), che al 19’ con un controbalzo parato in due tempi da Gagno. La risposta della squadra di Tesser però era già arrivata con un pericoloso cross del vivace Tremolada sulla trequarti di destra, che spiazza Alfonso ma finisce di un soffio a lato. Nel finale di frazione la gara si accende: al 35’ il rosso di Diaw, che chiede un rigore che non c’è in area e poi (provocato) tira una manata in faccia a Esposito, poi la girata al volo di Proia respinta col ginocchio ancora da Gagno. In pieno recupero, La Mantia sul primo palo tenta di spazzare il cross da angolo dello stesso Tremolada, ma la svirgolata spiazza tutti e finisce in rete. A fine primo tempo, tra i nervi, è 1-0 Modena. Nella ripresa, De Rossi cerca la scintilla e toglie l’ammonito Meccariello per l’ex Ascoli Maistro, ma la prima ghiottissima occasione è di un Modena sempre vivace: il triangolo Tremolada-Armellino-Tremolada, davanti ad Alfonso, non si chiude per l’intervento di Dalle Mura. Tra i padroni di casa entrano anche Tripaldelli e Tunjov, che con due palloni toccati riporta la luce alla Spal: al 58’ pennella l’assist dell’1-1 per la testa di Moncini (dormita in copertura di Oukhadda) — di nuovo in rete (con doppietta finale) dopo quattro partite all’asciutto — al 70’ il tiro da fuori a lato di poco. Tesser si copre con Ponsi, Magnino e Cittadini, e se per diversi minuti il Modena non attacca più, cercando le ripartenze, proprio in una di queste si riporta in vantaggio con una perla di Falcinelli: l’ex Stella Rossa con un doppio passo si beve Valzania e col mancino scarica forte, in diagonale, sul primo palo. La Spal potrebbe rifarsi con un rigore al 77’, ma con l’aiuto del Var l’arbitro Miele annulla giustamente perché Tripaldelli cerca il contatto su Magnino prima di cadere. Nel finale, gol negato al Modena per la carica di Pergreffi su Alfonso, dopo una punizione di Gerli. Poi le ultime due emozioni: Oukhadda viene stesso in area da Tripaldelli e Marsura spiazza Alfonso dagli 11 metri. Nell’ultima azione, quindi, Moncini anticipa Gagno su cross di Rauti e fa 2-3. Ma per un De Rossi in difficoltà non basta.

Benevento-Palermo 0-1

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Delicata sfida di bassa classifica al Vigorito, con le due squadre invischiate nella zona playout. La squadra di Cannavaro crea un paio di pericoli dalle parti di Pigliacelli poco prima dell’intervallo: il bolide dal limite di Acampora, a centimetri dal palo, è il brivido maggiore. La gara si accende in avvio di ripresa con un lampo del Palermo: Brunori, in ripartenza, trafigge Paleari con il destro che vale l’1-0 (54’). L’altra cartolina della partita arriva un quarto d’ora dopo: è protagonista ancora il “9” rosanero, che da metà campo prova il gol dell’anno e centra il palo, andando a un passo dal raddoppio. I giallorossi alzano la pressione nel finale: il pari viene solo sfiorato con Improta, mentre Soleri sciupa il match point a tu per tu con Paleari, in pieno recupero. Il risultato non cambia, Corini agguanta tre punti d’oro.

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