Francia, Zidane può aspettare: Deschamps confermato fino al 2026

Dopo l’ottimo Mondiale, Didier resta alla guida dei Bleus. Per lui un contratto di 4 anni che scade poco prima della prossima edizione, ma la priorità è vincere l’Europeo in Germania

Dieci anni da condottiere, quattro finali, due vinte e due perse. Di cui l’ultima, ma solo ai rigori, che avrebbe potuto valere la terza stella sulla maglia. Le altre due comunque portano la sua firma. La prima da capitano, la seconda da c.t., ruolo in cui è stato confermato stamane Didier Deschamps. Resta lui la guida della Francia che in Qatar ha dovuto cedere il passo solo all’Argentina di Messi. Ma l’obiettivo è di riprovarci magari negli Stati Uniti, nel 2026, nuova data limita del contratto che lo lega ai Bleus. Anche se la scadenza è fissata per il giugno di quell’anno. La priorità, la Francia sembra darla quindi all’Europeo, in Germania, nel 2024. Zidane, che sperava di subentrargli, dovrà trovarsi un’altra squadra.

DETTAGLI

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Anche perché la finale persa nel 2016, in casa contro il Portogallo di Ronaldo, nello Stade de France dove nel 1998 aveva sollevato la prima coppa del Mondo, è rimasta di traverso a Didier. Anche lì fu una questione di dettagli: un palo interno di Gignac e la partita prese un’altra piega, con la rete decisiva ai supplementari dell’anonimo Eder. Ma fu il preambolo per costruire la Francia del trionfo russo, con la finale vinta a Mosca, con uno schiacciante 4-2 sulla Croazia. Grazie a un Mbappé in piena ascesa, tramutatosi in vero leader in Qatar. Ma non è bastato per evitare una nuova sconfitta, ai rigori, contro l’Argentina di Messi, lo scorso dicembre. Una finale per molti inattesa visto il clima che ha preceduto il torneo, tra polemiche legate al caso Pogba e quelle in Federazione, ma Deschamps si è dimostrato ancora l’uomo giusto al posto giusto, mantenendo la barra dritta, senza badare alle voci che promuovevano Zidane.

REDINI

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Zidane, dopo l’addio al Real Madrid nel 2021, si era tenuto libero proprio per candidarsi da c.t., soprattutto dopo il flop all’ultimo Europeo, con l’eliminazione agli ottavi dei Bleus. Un passo falso che però Deschamps ha corretto, in parte, aggiudicandosi la Nations League, base di ripartenza verso il Qatar. Il percorso dei Bleus a Doha ha convinto tutti in patria, in primis il presidente federale che non gli aveva rinnovato il contratto prima della competizione. Sulla nuova durata dell’accordo erano emerse piccole divergenze. Il presidente Le Graet avrebbe preferito un biennale, fino all’Europeo tedesco. Deschamps chiedeva altri quattro anni. Ha vinto lui, anche se la Federazione rimane libera di non affidargli le redini durante il Mondiale del 2026 che si chiuderà infatti a luglio di quell’anno. Intanto, appuntamento a marzo, con l’Olanda.

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