Francia, le convocazioni “italiane” di Deschamps: fuori Pogba, ma ci sono 6 giocatori di Serie A

Il c.t. francese esclude il Polpo: “Ho visto che ha giocato una ventina di minuti nell’ultima partita, ma è solo l’inizio di un cammino ancora lungo”. L’Italia è il paese maggiormente rappresentato nella selezione d’oltralpe

Alessandro Grandesso

31 agosto – MILANO

Pogba non ancora, ma ben sei giocatori di Serie A. E non capitava da tempo. Lo ha sottolineato anche Didier Deschamps commentando l’ultima lista di convocati. I francesi d’Italia costituiscono il gruppo più numeroso. Uno in più di quelli di Premier e Ligue 1. Più della Liga e il doppio di Bundesliga. Insomma, la Francia si tinge un po’ d’azzurro con la chiamata dei rossoneri Maignan, Theo Hernandez, Giroud, del bianconero confermato Rabiot, ma pure dei nuovi nerazzurri Thuram e Pavard. Sei in tutto, Pogba escluso.

PUNTO PAUL

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Pogba deve ancora pazientare, ma rimane sotto osservazione del c.t.: “Ho visto che ha giocato una ventina di minuti nell’ultima partita, ma è solo l’inizio di un cammino ancora lungo, visto che non ha mai giocato la scorsa stagione. Serve un po’ di pazienza, credo nelle sue capacità di tornare al suo miglior livello, perché ha l’esperienza per poterlo fare, ma non bisogna avere fretta. Allegri lo gestisce per permettergli di giocare progressivamente, facendo in modo che tutto vada al meglio. E se ritroverà il suo miglior livello sarà di nuovo un candidato importante per la nazionale. Ma adesso non sarebbe utile chiamarlo per attribuirgli un ruolo che non sia quello che era abituato a ricoprire. Ha comunque superato una prima tappa, ne rimangono altre”.

SCELTE  

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Intanto, a centrocampo c’è l’altro bianconero Rabiot che ha deciso di rinnovare di un anno con la Juventus. E a un anno dall’Europeo, il difensore Pavard e l’attaccante Thuram hanno scelto pure loro di mettersi in gioco in Serie A: “La scelta spetta a loro, e va osservata la situazione lungo la stagione. Rabiot rimane alla Juventus, un club che conosco bene. L’Inter è un grande club europeo dove c’è massima esigenza, quindi è una buona cosa per la nazionale”. Pavard in particolare sarà un osservato speciale, per via della sua flessibilità di ruolo, tra terzino e centrale. “E’ un giocatore polivalente – sottolinea DD -, poi dipende dai sistemi di gioco. So che Pavard aveva voglia di cambiare aria e aspira a fare anche il centrale come penso farà all’inter, da terzo in difesa. Ma può giocare da terzino come faceva al Bayern Monaco. Oggi i terzini magari vengono giudicati per gol e assist, ma per me rimangono innanzitutto dei difensori. In ogni caso, Pavard, come Koundé, sono convocati come terzini destri. Anche perché per il posto di difensore centrale, in generale c’è molta concorrenza”.

QUI ITALIA 

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I francesi d’Italia stanno lentamente colonizzando la Francia come ai tempi d’oro e Deschamps abbozza un’analisi, senza sbilanciarsi: “Con Thuram e Pavard ce ne sono due in più, gli altri erano sicuri di restare in Italia, o quasi come per Giroud. Certo ormai guardo più partite di Serie A. Un tempo il calcio italiano era ovviamente una priorità per i giocatori stranieri. Lo è stato di meno negli anni scorsi. I grandi club però rimangono delle istituzioni, e in generale le squadre italiane attirano più facilmente giocatori stranieri. E ce ne sono molti francesi, a tutti i livelli. Certo è che più ci sono giocatori nazionali, la qualità della Serie A non può che migliorare”.

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