Francia, che stoccata al Belgio: “Parlano troppo, presto a casa a mangiare patatine”

Meunier parla, Micoud e il giornalista Favard rispondono, con la semifinale del mondiale 2018 sullo sfondo. E anche se le due squadre sono in gironi diversi, l’atmosfera è già calda…

Quello tra Francia e Belgio è da sempre un rapporto di amore/odio. I transalpini hanno sempre considerato le regioni francofone del paese come territori “irredenti” e forse anche per questo i belgi sono costantemente i protagonisti delle barzellette dalle parti di Parigi. Gli Europei, dunque, offrono l’ennesima occasione di affrontarsi dal punto di vista sportivo ma anche dialettico. Considerando che il calendario dovrebbe (sempre con l’incognita del gruppo F con Francia, Germania e Portogallo) far affrontare le due squadre probabilmente solo in semifinale, sembra un po’ presto per darsi addosso. Ma evidentemente, per le parti in causa è già il momento giusto. E tra le frasi di Meunier e le risposte di Micoud e Favard, l’atmosfera si fa caldissima.

2018 – Come riporta AS, tutto è nato da un commento dopo il match con la Russia del difensore ex Paris Saint-Germain e ora del Borussia Dortmund, che ha spiegato come la squadra di Martinez sia in ottima forma. “Continuiamo a essere la squadra numero uno al mondo, quindi ci vuole un avversario forte per batterci”. Ranking alla mano, il terzino ha ragione. Ma una dichiarazione del genere fa arrabbiare i francesi, che si ritengono i migliori data la vittoria allo scorso mondiale superando nel penultimo atto proprio i Diavoli Rossi. Dunque, dai vicini arriva una riposta molto contundente. Inizia l’ex Parma Micoud, che fa riferimento proprio ai mondiali: “Ce l’hanno ancora in testa la sconfitta in semifinale”.

BOTTA E RISPOSTA – Ancora più degna di nota invece la risposta del giornalista Gilles Favard, che sentenzia: “Questi belgi parlano troppo, presto se ne andranno a casa a mangiare patatine fritte”. E ogni riferimento alla querelle tra i due stati su quale sia l’origine del celebre piatto, non è per niente casuale. Resta dunque solo la controrisposta di Meunier, che affida i suoi pensieri ai social network e parla di “paradosso del complesso di superiorità”. Insomma, se i francesi si sentono così più forti, perchè farsi chiamare in causa e intervenire ogni volta nelle faccende che riguardano il Belgio? Un parere definitivo, però, potrà darlo soltanto il campo, come già accaduto nel 2018. All’epoca hanno vinto i francesi, stavolta, se si dovesse giocare, chissà…

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