Fonseca: “Noi ambiziosi, a cominciare dal derby”. E sulla formazione…

Il tecnico giallorosso in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Lazio all’Olimpico: “Pedro sta bene, sarà convocato”

Nessuna indicazione di formazione, nessun titolo roboante sulle parole di Pinto: ancora una volta Paulo Fonseca sceglie il basso profilo. Lo ha fatto spesso quest’anno, lo fa ancora di più oggi, alla vigilia del derby, concedendosi anche una battuta sulla formazione: “Visto che dico sempre “vediamo domani” stavolta dico: “Lo scopriremo domani”. Tradotto: nessuna indicazione. “Non ho alcun dubbio”, ammette però. Quindi ha già deciso chi giocherà tra Cristante e Villar, di fatto l’unico ballottaggio della vigilia. L’unico strappo al suo silenzio Fonseca lo fa su Pedro: “Sta bene, sarà convocato”.

AMBIZIONE

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In ogni caso, domani la Roma punta a vincere. E non solo domani. Riferendosi alle parole di Pinto, che ieri aveva parlato di progetto a medio e lungo termine, Fonseca replica: “È vero, ma ha parlato anche di ambizione. È importante averla, stiamo lavorando tutti insieme per vincere sempre. E questa è la cosa più importante. Vincere un titolo già quest’anno? Giochiamo ogni partita con ambizione, questo non può mancare. Un’altra cosa che non può mancare domani – dice Fonseca – è l’aggressività. Non ho mai vinto il derby, vero, ma neppure mai perso. E domani vogliamo i tre punti”.

LAZIO FORTE

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Fonseca vuole anche che la Roma non abbia cali di concentrazione: “Non abbiamo problemi fisici, abbiamo finito gli ultimi 30’ con l’Inter con grande intensità. Per le squadre è difficile avere 90’ allo stesso livello, ma stiamo lavorando per evitare i momenti meno buoni, stiamo analizzando tutto”. Sulla Lazio Fonseca non si sbilancia, ma ammette: “Hanno giocatori molto forti, soprattutto in attacco, abbiamo preparato la partita pensando al loro collettivo, ma anche alle individualità. Sappiamo che escono forti con la palla e in contropiede”. Di certo, sarà un derby diverso, senza tifosi, e magari questo potrebbe essere un vantaggio? Fonseca non ci pensa proprio: “Non è mai un vantaggio giocare senza pubblico, è la cosa peggiore”.

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